VICENZA, 17 febbraio 2007. SE 200.000 VI SEMBRAN POCHI

Vicenza -

"La CUB esprime grandissima soddisfazione per essere stata fra i protagonisti di una splendida giornata di lotta", dichiara Germano Raniero della CUB di Vicenza.

 


"Nonostante giorni e giorni di martellante disinformazione intimidatoria, i cittadini di Vicenza e le migliaia di altri cittadini giunti qui da tutto il paese hanno dimostrato capacità di autogoverno popolare e fermezza negli obiettivi: l’allargamento della base non la xe ga da fare", prosegue l’esponente della CUB.

 

"Il Governo e le forze politiche che lo sostengono tengano conto di quanto accaduto oggi a Vicenza. Nessuna base americana, né a Vicenza, né altrove, può essere imposta per proseguire nelle politiche guerrafondaie dell’amministrazione Bush. Ci auguriamo che l’unità trovata oggi a Vicenza non si sciolga come la neve al sole quando sarà necessario impedire l’avvio dei lavori della nuova base al Dal Molin", conclude Raniero.

 

 


16 febbraio 2007 - Comunicato CUB

LA COMMISSIONE DI GARANZIA SULLO SCIOPERO
VIETA LO SCIOPERO GENERALE DI VICENZA
LA CUB LO CONFERMA

La Commissione di garanzia sul diritto di sciopero ha intimato alla CUB di revocare lo sciopero generale cittadino promosso per il giorno 17 febbraio, in occasione della giornata di lotta e mobilitazione contro la nuova base americana al Dal Molin.
La speciosa motivazione adottata dalla Commissione è che la proclamazione non ha rispettato i tempi di preavviso (10 giorni) previsti dalla legge antisciopero.
La CUB aveva proclamato lo sciopero il 14 febbraio invocando l’attuazione dell’articolo 2 comma 7 della Legge 146/90 che appunto consente di non tenere conto del preavviso minimo in presenza di fatti lesivi l’incolumità dei cittadini e/o lesivi della Costituzione come, appunto, la CUB ritiene essere la costruzione di una nuova base di guerra a Vicenza.
La CUB ha comunque deciso di confermare lo sciopero generale per domani e invita tutti a scioperare e a partecipare in massa alla manifestazione di Vicenza.


14 febbraio 2007 - Comunicato CUB

VICENZA: LA CUB PROCLAMA PER IL 17 FEBBRAIO
LO SCIOPERO GENERALE CITTADINO

"Abbiamo deciso di aderire alla richiesta dell’Assemblea permanente No al Dal Molin di proclamare per la giornata di sabato 17 febbraio, data della manifestazione nazionale a Vicenza, lo sciopero generale dell’intera giornata sul territorio provinciale di Vicenza", annuncia Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale della CUB.
"Analogamente a quanto abbiamo fatto in occasione delle lotte della Val di Susa contro la TAV , del G7 di Napoli e del G8 di Genova – prosegue il Coordinatore CUB - anche a Vicenza mettiamo lo strumento sindacale dello sciopero a disposizione delle lotte. La lotta contro la costruzione della nuova base americana al Dal Molin è lotta per la pace e contro la guerra. Per questo nella proclamazione dello sciopero citiamo l’articolo 2 comma 7 della legge 146/90 sul diritto di sciopero, che prevede esplicitamente la possibilità di proclamare scioperi anche in difformità dalle norme vigenti in tema di termini di preavviso, quando sia in pericolo l’incolumità dei lavoratori e dei cittadini e quando si sia in presenza di violazione della Costituzione. Secondo noi a Vicenza si realizzano entrambe le fattispecie e quindi lo sciopero non solo è sacrosanto, ma è anche legittimo", conclude Leonardi.


14 febbraio 2007 - Comunicato CUB Vicenza

PER IMPEDIRE LA COSTRUZIONE DELLA BASE USA AL DAL MOLIN
IL 17 SCIOPERO GENERALE PROVINCIALE

In occasione della grande manifestazione nazionale decine di migliaia di lavoratori, famiglie, studenti, ecc.. saranno a Vicenza  con un urlo unico  contro le basi di guerra e contro il dal molin.
Da vari posti di lavoro è emersa la necessità di rendere incisiva la lotta e favorire al massimo la partecipazione alla manifestazione, questo anche con la dichiarazione di uno sciopero generare provinciale.
Accogliendo questa esigenza diffusa la CUB, in accordo con il movimento che conduce la lotta contro la base, si assume il compito di DICHIARARE

SCIOPERO  PER TUTTA LA GIORNATA DI SABATO 17

(Lo sciopero coinvolge tutti i turni di lavoro della giornata di sabato 17. Negli ospedali, case di riposo, nei trasporti devono essere garantiti i servizi minimi essenziali. Lo sciopero può essere effettuato  in quanto tutte le procedure previste dalle norme vigenti  sono state espletate. Comunicazione del 2-2-07. e com. prot. 2007/806 Prefetto di Vicenza).

I motivi dello sciopero sono molto chiari; se si costruisce la base militare USA al Dal Molin significa che lo stato italiano cede ad uno stato straniero una porzione del territorio mettendo in discussione l'integrità stessa del territorio nazionale.

Inoltre  una volta ceduto il terreno , come  dalle dichiarazioni esplicite del Governo Statunitense, su questo verrà costruita una base militare per spedizioni di guerra; questo in violazione dell'art 11 della costituzione.
Lo sciopero vuole essere un momento di lotta perchè il governo  receda dalle decisioni prese.
Lo sciopero permette  ai lavoratori, iscritti e non iscritti alle organizzazioni sindacali, della scuola, degli ospedali, delle case di riposo, dei trasporti, delle fabbriche, dei centri commerciali, dei negozi  di lasciare vuoti i posti di lavoro e scendere in piazza per partecipare alla manifestazione.

Il 17 sarà una bellissima giornata di lotta, gioiosa, rumorosa ma radicale nei contenuti. Nessuno riuscirà a rovinarcela.
no al Dal Molin senza se e senza ma


12 febbraio 2007 - Comunicato RdB CUB Vigili del Fuoco

APPELLO ALLA MOBILITAZIONE
SABATO 17 FEBBRAIO
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A VICENZA
IL FUTURO E' NELLE NOSTRE MANI

Il Coordinamento Nazionale della RdB/CUB P.I Vigili del Fuoco ritiene necessario sostenere, come in Val di Susa, le ragioni della mobilitazione diretta della popolazione, dei lavoratori e delle lavoratrici di Vicenza: - contro la militarizzazione dei territori e del Corpo Nazionale; - contro le ingenti spese militari 20% in più nel 2007; - contro le grandi opere faraoniche e nocive che sottraggono risorse ai servizi sociali, ai contratti di lavoro, alle assunzioni dei precari, alle progressioni di carriera, alle pensioni e liquidazioni (scippo tfr/s) ; - contro la devastazione dell'ambiente e per un modello di sviluppo rispettoso della volontà della popolazione; Invitiamo tutti i lavoratori - operativi, amministrativi, discontinui, e tutti quelli che stanno pagando sulla propria pelle lo scontro tra capitale e lavoro, grazie alla complicità dei "sindacati di stato" , ad essere presenti al fianco dei manifestanti a sostegno delle ragioni della popolazione vicentina e soprattutto contro la militarizzazione dei Vigili del Fuoco ribadendo un secco NO alla legge 252\04 e alla 217\05 che toglie e diritti dei lavoratori - a sostegno di un Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco struttura portante di un sistema unico di Protezione Civile per riappropriarsi della nostra vera identità.

CONTRO LA GUERRA PERMANENTE MOBILITAZIONE .. . SENZA FINE
Si stanno allestendo pullman gratuiti da tutta Italia, per poter partecipare rivolgersi al più presto alle federazioni o ai rappresentanti territoriali della RdB/CUB
INTERVENITE NUMEROSI


7 febbraio 2007 - Comunicato CUB

il 17 febbraio a Vicenza
IMPEDIAMO
la costruzione della nuova base militare nell’area dell’aeroporto Dal Molin
RIFIUTIAMO
qualsiasi altra ipotesi di sito
IMPONIAMO
la smilitarizzazione del territorio, la riconversione della caserma Ederle ad usi civili, la tutela dei lavoratori civili delle basi militari e il loro reimpiego nelle strutture pubbliche.

Noi lavoratori/trici di Vicenza, siamo dall’inizio mobilitati contro questo progetto militare; abbiamo partecipato allo sciopero generale contro il Governo che con la legge Finanziaria che taglia tanti servizi sociali ma aumenta la spesa militare del 5%; siamo consapevoli che qualsiasi base militare è strumento di guerra, che la guerra distrugge l’ambiente ed opprime i popoli, che le vittime della guerra sono soprattutto civili, bambini, lavoratori;

INVITIAMO I LAVORATORI ALLA MASSIMA MOBILITAZIONE E AD ESSERE PRESENTI A VICENZA


26 gennaio 2007 - Comunicato CUB Vicenza

CONTRO LE BASI MILITARI , CONTRO IL GOVERNO DI GUERRA
TUTTI A VICENZA IL 17 FEBBRAIO

La CUB è dall'inizio parte integrante della mobilitazione contro l'ipotesi di costruire una nuova base militare USA a Vicenza.
Una mobilitazione che non è scemata nemmeno dopo l' editto di Bucarest di Prodi che nel concreto ha dato il via libera del governo alla costruzione della base.
Una mobilitazione che sta crescendo in consapevolezza che di nuova base si tratta e non di "allargamento" o di "dormitorio", come ha detto la console americana in Italia, che si tratta di una base da cui partiranno le truppe che andranno a combattere e seminare morte e distruzione nei vari teatri di guerra, Afganistan, Iraq, ecc... e che si collega a quanto sta succedento a Comiso e a Camp derby dove sono previsti nuovi insediamenti per truppe americane.
Il movimento vicentino, con tutte le sue peculiarità e con determinazione intende continuare a mobilitarsi per impedire che la base venga costruita.
Questa mobilitazione un messaggio chiaro lo fa emergere: sulla base non ci sono mediazioni, non ci sono governi amici.
Oltre alla grande manifestazione del 17 febbraio, alla quale i lavoratori della cub parteciperanno in massa, sta emergento un nuovo fronte di mobilitazione che vede nel potere economico e finanziario locale e nazionale i soggetti che trarranno vantaggio dal business economico che questa base metterà in movimento, al contrario la popolazione crede che la nuova base militarizzerà e distruggerà il territorio locale.
Sempre più forte emerge la volontà di arrivare ad uno sciopero generale che vada a fermare la produzione, a bloccare le ditte, le banche che andranno a finanziare e costruire questa nuova base di guerra.
Sciopero e boicottaggio sono gli strumenti di lotta che unificano i lavoratori con i cittadini e che faranno pagare un prezzo alto ai signori della guerra.
La CUB , sindacato radicato nel territorio e nei posti di lavoro, si impegna a sostenere la neccessità e la possìbilità di uno sciopero generale territoriale , di boicottaggio come nuovo momenti di lotta generalizzabili per impedire la costruzione di questa base di guerra.
I lavoratori, le lavoratrici della CUB sono impegnati da subito per la realizzazione degli obiettivi del movimento espressi con chiarezza nel comunicato che segue.

Leggi l'Appello del Presidio Permanente contro il Dal Molin (in formato pdf)


11 gennaio 2007 - Comunicato CUB Vicenza

Vicenza. Ma quanti sono i dipendenti della Ederle?

Dopo la arrogante e provocatoria venuta a Vicenza, giustamente contestata, dell’ ambasciatore americano pare che il problema di tutti sia, che essendoci il no quasi sicuro del governo Prodi, il destino della EDERLE.
Si perché l’ambasciatore dixit "o tutto o niente". Bell’esempio di rapporto paritario tra stati diversi.
Intanto, noi non consideriamo chiusa la possibilità di uso del Dal Molin per la nuova base americana, le varie forze in campo per questa soluzione non sono ne sconfitte, ne stanno a guardare.
Ma venendo alla Ederle tutti parlano di mille posti a rischio nell’arco di alcuni anni.
Prima domanda, quanti sono esattamente i dipendenti civili della Ederle… sono 700, 1000 o addirittura di più?
La questione dei numeri non è banale e i numeri vanno detti per quello che sono e non agitati quasi come arma di ricatto e servonoper capire la giusta dimensione del problema che se per il momento è solo ipotetico potrà rivelarsi concreto non tra molto.
I fautori della linea di difendere la Ederle continuano a dirci che è ora di finirla con le proteste e che invece bisogna e mettersi a 90 gradi per accettare la proposta americana.
Del resto se la base non la facciamo noi la Germania è anche disposta a pagare (?) per avere in casa un po’ di truppe che vanno e vengono dai paesi dove l’impero va ad esportare la democrazia: in Italia se ci sarà questo scenario potremo lo stesso consolarci; in Italia partiranno da Aviano gli aerei e da Camp Derby le armi e i mezzi pesanti.
Tornando alla Ederle è giusto richiamare con forza che esiste una legge dello stato (italiano) che giustamente riconosce ai dipendenti civili di strutture militari assunti entro la fine del 1998, il diritto di essere reimpiegati in strutture pubbliche, come comune, ulss, uffici statali ecc.
Ecco allora che il fenomeno dei "esuberi" si ridimensiona perché pare che circa 400 dipendenti ricadano sotto questa legge.
Per questi, pur avendone il diritto, non è detto che tutto vada a buon fine, inoltre resta il problema per gli altri; 300?, 500?
Noi che ci stiamo battendo contro la costruzione di una nuova base militare a Vicenza siamo anche per iniziare un percorso di riconversione dal militare al civile della Ederle: ad un patto nessuno deve restare disoccupato.
E allora, modestamente, vogliamo lanciare una proposta; un tavolo sociale con tutte le forze istituzionali, sociali e sindacali su cosa fare alla Ederle e al Dal Molin, per trasformare queste aree in aree civili, ecocompatibili e foriere di nuovo sviluppo e occupazione.
Come già molti sanno i comitati popolari, l’assemblea permanente hanno già avviato ricerche e proposte; è una ricchezza che non deve essere perduta ma al contrario valorizzata e aperta al confronto con altre idee e proposte concrete.
Per essere subito concreti questo tavolo deve costringere il governo ad estendere il diritto al reimpiego dei dipendenti civili assunti anche dopo il 1998.
Per i sindacati, per i comitati, per le istituzioni questo deve essere un obiettivo primario, poi avremo alcuni anni per confrontarci, per cominciare a pensare a Vicenza come città che diversifica le sue prospettive di sviluppo.