VIGILI DEL FUOCO: SCIOPERO IL 22 GIUGNO IN PIAZZA A ROMA E MILANO

Contro i tagli a soccorso ed in solidarietà con i colleghi sottoposti a mille disagi per cattiva gestione dell’emergenza nelle zone terremotate

 

Anche i lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco aderiscono allo sciopero generale proclamato  dal sindacalismo conflittuale. Saranno in piazza venerdì 22 giugno, alle manifestazioni di Roma e di Milano, per dire il loro no a questo governo ed alle sue politiche fatte di tagli irresponsabili al soccorso tecnico urgente e dunque alla salvaguardia dell’incolumità dei cittadini.

Il personale operativo incrocerà le braccia  dalle 10.00 alle 14.00; il restante personale per l’intera giornata di venerdì 22.

 

Le ultime direttive sulla spending review prevedono la chiusura di 17 Comandi Provinciali e di tantissimi distaccamenti periferici, nonché la revisione dei capitoli di bilancio che riguardano il soccorso: dalla manutenzione dei mezzi, ai carburanti, al divieto di acquisto di nuovi mezzi di soccorso, tutti strumenti fondamentali per svolgere le attività quotidianamente richieste dalla popolazione.

 

Con queste direttive, oltre ad abbassarsi di molto il dispositivo di soccorso, vengono poste le basi per relegare il Corpo Nazionale a mera manovalanza; come peraltro viene previsto nella nuova proposta di modifica della Protezione Civile, che invece di porre i Vigili del Fuoco come struttura portante del soccorso assegna al governo la facoltà di decidere di volta in volta a quale suo rappresentante affidare il coordinamento delle emergenze.

 

Contro questo modo di governare sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini, i VV.F. saranno in piazza. Ma soprattutto sciopereranno per quei colleghi che oggi si trovano sulle zone terremotate e che stanno portando aiuto alle popolazioni sopportando il sacrificio di raddoppiare i turni e subendo tutti i disagi di una cattiva gestione dell’emergenza: alloggiati in tende dove la temperatura interna supera i 50 gradi, con servizi igienici all’aperto e lasciati senza acqua da bere.