Scaloni & Scivoloni

Cagliari -

Non è difficile capire come Cgil Cisl Uil abbiano organizzato la consultazione sul protocollo per lo Stato Sociale - a nostro parere - non per permettere ai lavoratori di discutere e di decidere ma per incassare una sicura approvazione all'accordo da loro firmato col Governo. Il regolamento prevede, in questi casi, che nelle assemblee vada presentato l'accordo solo da chi lo va a difendere. Ci verranno così a dire che le pensioni sono aumentate, che la precarietà è stata sconfitta e contenuta ecc ecc… La stessa cosa che fanno i venditori nei mercati quanto pubblicizzano la loro merce pur di venderla, anche se scadente.

Grazie alla sua intervista su Repubblica del 30 settembre sappiamo finalmente che Epifani chiede ai lavoratori di votare SI all'accordo "altrimenti cade il Governo". Di fronte a questa affermazione cadono come mele marce tutte le argomentazioni sindacali in difesa dell'accordo. E' lo stesso Epifani a riconoscerlo ammettendo che questo accordo è stato firmato solo per dare ossigeno al Governo permettendogli di trasferire somme ingenti dal conto previdenziale (in attivo) alle spese per l'assistenza (che dovrebbero essere a carico della fiscalità generale), tanto che un eventuale NO dei lavoratori all'accordo farebbe cadere il Governo.  

Altrettanto sbalorditivo il commento di Bonanni rilasciato ai TG nazionali e ripreso dalle agenzie di stampa: “E' penoso che il governo abbia motivato la scelta di approvare il protocollo sul Welfare il 12 ottobre per rispettare la consultazione dei lavoratori, che si tiene l'8, 9 e 10 ottobre” Come a dire che per Bonanni questo Referendum è una farsa e che il parere dei lavoratori sull'accordo è qualcosa di assolutamente marginale per lui.  

A ragion di cronaca registriamo che Epifani è subito corso a smentire la sua intervista a Repubblica dicendo di essere stato frainteso. Ma è una smentita che lascia il tempo che trova, sia perchè Repubblica la conferma in toto (esibendo la registrazione) e sia perchè lo stesso Epifani non si smentisce altrove quando, per sostenere l'accordo, dichiara nelle assemblee che senza l'approvazione dell'accordo si aprirebbero periodi bui e tempestosi.  

A conti fatti queste dichiarazioni fanno capire una cosa molto semplice e cioè come ormai sia avanzato il processo di trasformazione del sindacato da movimento dei lavoratori a organizzazione autoreferenziale che presume e pretende di esistere a prescindere dal rapporto con quella che dovrebbe essere la sua base e la sua ragione di esistere, e quanto sia compromesso il grado di autonomia sindacale verso la politica.

In ogni caso, considerato l’argomento, l'assemblea di ieri, organizzata a Cagliari da CGIL CISL  UIL per “discutere” del famigerato protocollo sul “Welfare” (scritto in inglese sortisce anche meglio il suo magico effetto), sebbene aperta a tutti i dipendenti pubblici, ha attirato solo poche persone e questo, probabilmente, in quanto gli assenti avevano i loro perché …

 

PERCHE' basterebbe fare sul serio la lotta all’evasione contributiva e fiscale per trovare i soldi per le pensioni e per tutto lo Stato Sociale;

PERCHE' da anni e anni le pensioni calano e non reggono il costo della vita, mentre le ricchezze e i privilegi, per pochi, aumentano;

PERCHE', nonostante tutte le promesse, la previdenza non viene separata dall’assistenza, così lavoratori e pensionati continuano a finanziare una solidarietà sociale che dovrebbe essere pagata da tutti, a partire dai più ricchi;

PERCHE' il piccolo aumento delle pensioni è meno della metà di quello che era stato promesso e non compensa certo le perdite di questi anni;

PERCHE' aumenta l’età in cui si potrà andare in pensione;

PERCHE' la conferma della Legge 30 e di tutte le leggi che hanno precarizzato il lavoro dei giovani distrugge i diritti e la solidarietà per tutti, lasciando i giovani senza un futuro di sicurezza nel mondo del lavoro;

PERCHE' il taglio delle pensioni per i giovani, con la revisione ogni tre anni dei coefficienti di calcolo, farà dilagare le pensioni da fame;

PERCHE' la riduzione dei contributi sulle ore di straordinario è una vergogna che danneggia sia le casse dell’INPS sia l’occupazione;

PERCHE' non si difendono le nostre pensioni e il sistema pensionistico pubblico se i lavoratori, ogni giorno, perdono diritti e sono costretti a lavorare sempre di più per ottenere sempre di meno;

PERCHE' non vogliamo che le nostre pensioni siano affidate ai capricci della Borsa e alla speculazione finanziaria.

 

ECCO PERCHE’!