ROMA: CONTINUA IL PRESIDIO IN PIAZZA NAVONA. TUTTI IN PIAZZA!
ROMA: CONTINUA IL PRESIDIO IN PIAZZA NAVONA INIZIATO IERI POMERIGGIO ALLA FINE DEL CORTEO DEL SINDACALISMO DI BASE CONFLITTUALE.
PREVISTA PER QUESTO POMERIGGIO ALLE ORE 17,00 LA DISCUSSIONE AL SENATO SULLA MANOVRA ECONOMICA;
SI INVITANO LE STRUTTURE TERRITORIALI, GLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI TUTTI, DI ROMA E PROVINCIA, DI PARTECIPARE AL PRESIDIO CON APPUNTAMENTO ALLE ORE 16,30 IN PIAZZA NAVONA
> contro le politiche dell'Unione europea e le manovre del governo che applicano le misure imposte dall'Europa, dalle banche e dai poteri forti finanziari che hanno determinato e speculato sull'attuale crisi mondiale;
> per la cancellazione del debito, il blocco delle spese militari e una politica nazionale ed europea basata sui diritti e le legittime aspettative dei popoli e non della finanza e degli speculatori;
> contro l’evasione/elusione fiscale e contributiva e per una politica fiscale a sostegno del lavoro dipendente e dei redditi; per il diritto all'abitare;
> per una forte patrimoniale e la tassazione delle rendite e delle transazioni finanziarie;
> contro la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e del libero mercato;
> per la nazionalizzazione delle banche e delle grandi imprese strategiche per il paese e per un impegno dello stato capace di rilanciare e finanziare la produzione e i servizi;
> a difesa dello Statuto dei lavoratori, contro l'attacco ai diritti dei lavoratori e il patto sociale che il governo vuole trasformare in legge;
> riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, lo sblocco dei contratti di lavoro, la difesa del Contratto nazionale, l'istituzione del reddito sociale, la fine della precarietà ed il diritto al lavoro stabile;
> per la regolarizzazione generalizzata dei migranti e per il mantenimento del permesso di soggiorno di coloro i quali hanno perso il lavoro;
> contro le privatizzazioni mascherate da liberalizzazioni per la difesa dei beni comuni in coerenza con gli esiti referendari;
> contro la privatizzazione della scuola, della ricerca e dell'università e per il diritto al sapere;
> contro l'abolizione delle festività a partire dal 1° maggio e dal 25 aprile;
> per una legge democratica e pluralista sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro.