REVOCA DEI PART TIME: CONTINUA L'ATTACCO DEL GOVERNO ALLE DONNE -volantino-

In allegato il volantino

Nazionale -

Nell’incontro avuto ieri, 12 maggio, al Ministero delle Pari Opportunità la USB ha rappresentato che quanto sta avvenendo nella Pubblica Amministrazione rispetto alle revoche selvagge dei part-time, sulla base dell’art.16 “collegato lavoro”, colpisce soprattutto le donne (85% del totale), costrette ad utilizzare tale istituto per sopperire alle carenze dei servizi sociali.


 

In un paese che risulta avere uno dei tassi più bassi di occupazione femminile, la revoca del part-time rischia di ricacciare le donne definitivamente all’interno delle mura domestiche.

 

La USB ha chiesto con determinazione un intervento politico della Ministra, volto a sospendere gli effetti dell’applicazione della legge in attesa di intervenire nelle sedi opportune perché si proceda ad  una modifica radicale di questa normativa iniqua.

 

Le risposte avute risultano ancora insoddisfacenti e inadeguate all’urgenza della problematica.

 

La USB ha chiesto che la Ministra eserciti fino in fondo il proprio ruolo: garantire il pieno rispetto dell’occupazione femminile.

 

 

 


testo del volantino allegato:

PART-TIME: LA MINISTRA ESERCITI FINO IN FONDO IL SUO RUOLO!



Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro con la  Cons. Monica Velletti, capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero per le  Pari Opportunità.


La delegazione USB ha rappresentato alla Consigliera come l’applicazione  forzata e arbitraria dei contenuti dell’art.16 del collegato lavoro stia provocando la revoca selvaggia dei part-time in essere in molte Amministrazioni  pubbliche, colpendo soprattutto le donne, costrette da sempre a ricorrere a tale istituto per sopperire alle carenze dei servizi sociali  e tentare in questo modo  di conciliare, con difficoltà,  i tempi di cura, assistenza e  lavoro. Difficoltà che un Ministero quale quello delle Pari Opportunità non può assolutamente  ignorare:  in un paese che risulta avere uno dei tassi più bassi di occupazione femminile, la revoca del part-time rischia di ricacciare le donne definitivamente all’interno delle mura domestiche.


La USB ha chiesto con determinazione un intervento politico della Ministra, volto a sospendere gli effetti dell’applicazione della legge, in attesa di intervenire nelle sedi opportune perché si proceda ad  una modifica radicale di questa normativa iniqua.


Le risposte avute risultano ancora insoddisfacenti ed inadeguate all’urgenza della problematica e manifestano una sorta di impotenza del Ministero anche su una questione così chiaramente di sua competenza. Se la Ministra  non ha la facoltà di intervenire direttamente frenando la deriva che sta assumendo la questione, ci chiediamo, e lo abbiamo sottolineato durante l’incontro, quale sia il suo ruolo al di là delle belle parole  e delle passerelle formali.


Siamo in attesa di un serio segnale nella direzione necessaria.


Se da una parte continua l’attacco del governo alle donne dall’altra la  USB proseguirà nella battaglia a difesa dell’occupazione femminile e dei diritti dei lavoratori.