L'ITALIA IN PIAZZA. Comunicati e foto dalle manifestazioni
SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO CONFLITTUALE E ANTAGONISTA: NON ABBIAMO DEBITI, MA SOLO CREDITI DI GIUSTIZIA SOCIALE
GRANDE MOBILITAZIONE IN TUTTA ITALIA CONTRO LA MANOVRA E I DIKTAT DELL’UNIONE EUROPEA
20.000 manifestanti a Roma, 10.000 a Milano ed altrettanti a Bologna: 5.000 a Napoli e a Firenze, 2.000 a Torino, 1.000 a Lecce. Gremite tutte le piazze, nelle tante altre manifestazioni territoriali - da Palermo a Genova, da Cagliari a Mestre, da Ancona a Pescara - che questa mattina hanno accompagnato lo sciopero generale indetto per l’intera giornata da USB ed altre sigle del sindacalismo indipendente e autonomo, che ha portato al blocco dei trasporti ed alla chiusura di tanti uffici pubblici.
Dopo la protesta di ieri a Milano, che ha visto l’occupazione degli uffici della borsa, il testimone è passato a Roma, dove il partecipato corteo si è trasformato in presidio permanente in Piazza Navona, in cui è stata allestita una tendopoli che intende accompagnare l’esame della manovra in Senato.
La mobilitazione, che ha coinvolto movimenti sociali e per il diritto all’abitare, precari, migranti, disoccupati e indignati, ha visto diversi momenti di forte protesta simbolica di fronte alle sedi territoriali della Banca d’Italia e dell’ABI, con affissione di striscioni e lancio di uova al grido di “Basta macelleria sociale. Basta diktat dell’Unione Europea”. Così a Roma, Milano e Napoli; a Torino si è protestato anche davanti alla sede dell’INPS. A Bologna il corteo ha raggiunto la sede di Confindustria l’Ambasciata greca. A Lamezia Terme sono stati occupati i binari della stazione ferroviaria. Al termine del corteo milanese, circa 1.000 persone sono tornate davanti piazza affari.
Lo sciopero e le manifestazioni del sindacalismo conflittuale si sono scagliate anche contro l’articolo 8 della manovra e contro l’ accordo dello scorso 28 giugno, firmato dalla stessa Cgil oggi in sciopero, che ha spianato strada a questo grave attacco ai diritti dei lavoratori.
Il successo della mobilitazione odierna rafforza le ragioni dei prossimi appuntamenti. Il 10 settembre Assemblea Nazionale di tutto il movimento contro la crisi e contro l’Unione Europea, promossa dalla rete Roma Bene Comune, dove si discuterà la prosecuzione delle lotte, e la costruzione della manifestazione del 15 ottobre prossimo lanciata dagli indignati di tutta Europa.
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SCIOPERO DEL SINDACALISMO CONFLITTUALE E ANTAGONISTA: SI PERNOTTA IN PIAZZA NAVONA CONTRO LA MANOVRA
Appuntamento domani mattina alle 9.30 in concomitanza con la fiducia in Senato
Andrà avanti tutta la notte la tendopoli allestita a Roma in Piazza Navona dopo il corteo dello sciopero generale proclamato da USB insieme alle altre sigle sindacali indipendenti. La decisione è stata assunta dall’assemblea dei tanti lavoratori, precari, indignati ed attivisti dei movimenti sociali, che si è tenuta nella storica piazza romana, ancora adesso affollatissima.
L’obiettivo è quello di continuare la protesta in modo da rimandare al mittente la manovra-massacro imposta dall’Unione Europea.
L’Unione Sindacale di Base invita pertanto tutte e tutti ad unirsi domani mattina alle ore 9.30alla tendopoli in piazza Navona, in concomitanza con voto di fiducia sulla manovra al Senato. L’assemblea lì riunita deciderà le modalità di prosecuzione della lotta.
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Migranti. GLI INVISIBILI DELLA CRISI ALLO SCIOPERO GENERALE COL SINDACALISMO DI BASE
Le manifestazioni indette dalle organizzazioni e confederazioni sindacali USB, Snater, Slaicobas, ORSA, Cib-Unicobas, USI e SICobas nella giornata di sciopero sono state caratterizzate dalla partecipazione di numerosi lavoratori e cittadini migranti a Roma, Torino, Napoli, Milano, Bologna, Palermo, Vicenza, Pisa, Catania, ecc…
“I migranti sono le principali vittime di questa crisi – dichiara Soumahoro Aboubakar del Coordinamento Nazionale USB- che il governo, la BCE, i firmatari dell’accordo del 28 giugno vogliono far pagare ai lavoratori tutti”.
“Oggi molti lavoratori migranti che hanno perso il lavoro sono a rischio serio di perdere il permesso di soggiorno – continua Soumahoro- essendo il permesso di soggiorno subordinato al contratto di lavoro. Cosi pur di salvaguardare i documenti si è costretti a lavorare nei campi sfruttati e sottopagati come si è verificato a Nardone, Rosarno e in tanti altri settori lavorativi come i lavoratori delle cooperative, dell’assistenza domestica e dell’edilizia”.
“L’enessima provocazione a sapore razzista della Lega di introdure una tassa (pari al 2%) sui trasferimenti di denaro all’estero da parte di cittadini migranti che non hanno matricola Inps e codice fiscale – ha continuato il Sindacalista Soumahoro- è una trovata ideologica ed ipocrita. Poiche di fatto la norma del pacchetto sicurezza 2009 vieta ai migranti privi del permesso di soggiorno l’uso dei money transfert”.
“Le prossime settimane e mesi saranno carraterizzati con delle mobilitazioni che attraverseranno tutte le citta con i migranti che sono stati ingannati con la sanatoria truffa, voluta proprio dal governo Berlusconi ed i suoi seguaci leghisti – conclude Soumahoro- perché siamo le vittime invisibili della crisi e i più vulnerabili, crediamo che la salvaguardia e la difesa dei migranti è la difesa dei lavoratori in generale”
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SCIOPERO NAPOLI: USB, ALLA PROTESTA DI OLTRE 5.000 PERSONE SI RISPONDE CON CARICHE E ARRESTI
La Confederazione USB condanna l’azione repressiva attuata dalle forze di polizia nei confronti della folta manifestazione indetta per lo sciopero generale del sindacalismo di base questa mattina a Napoli, dove un corteo di oltre 5.000 persone ha attraversato la città, contro la manovra del governo e i diktat dell’Unione Europea.
I manifestanti hanno dato vita ad un’azione dimostrativa presso la sede napoletana della Banca d’Italia, affiggendo striscioni e urlando slogan, a cui è seguita una inaspettata e dura carica da parte degli agenti.
Un manifestante, un giovane precario incensurato, è stato portato in Questura ed arrestato con l’accusa di lesioni e detenzione di materiale esplosivo.
USB nazionale esprime solidarietà al giovane arrestato ed alla federazione provinciale di Napoli, e sottolinea che non sarà la repressione a fermare la forte protesta sociale che oggi si sta esprimendo nelle tante piazze del sindacalismo di base.
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Napoli. La polizia carica i manifestanti sotto la sede di Banca Italia
Partito alle 10, 00 da piazza Cavour, a Napoli, il corteo promosso dalle confederazioni e le organizzazioni sindacali USB, Slaicobas, ORSA, Cib-Unicobas, Snater, SICobas e USI, per manifestare contro la manovra economica del governo Berlusconi, ha registrato la partecipazione dei collettivi studenteschi e dei comitati di lotta per il lavoro. Snodatosi in modo pacifico tra via Pessina , piazza Dante , via Toledo e via Medina, il corteo ha simbolicamente fatto tappa sotto la sede della Banca d’Italia in piazza Municipio. Forze di polizia, spropositate rispetto ai 5mila manifestanti, erano già posizionate in tenuta antisommossa. E’ bastato un petardo per scatenare una carica a danno degli studenti, che in quel momento si trovavano più vicino al cordone di polizia. Per terra alcuni manifestanti. Un ragazzo è stato arrestato. Al momento c’è un grosso presidio di manifestanti sotto la questura di via Medina per chiederne il rilascio.
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Bologna. Manifestazione del sindacalismo di base. Dal Consolato greco alla Banca D’Italia: grande la partecipazione alla “via crisis”
Questa mattina il corteo del sindacalismo di base ha attraversato le strade del centro, corteo cresciuto fino a diecimila partecipanti. Ad aprire lo striscione con la scritta “Cancellare il debito, conquistare diritti e reddito”.
La USB, insieme agli inquilini dell’ASIA, allo Snater, all’Orsa, dall’USI e a vari collettivi hanno dato vita all’annunciata “Via Crisis”: ben visibile la partecipazione di tanti giovani precari, immigrati, operatori coop dei servizi sociali, dei trasporti, logistica, del pubblico impiego, delle telecomunicazioni, industria, cassaintegrati, vigili del fuoco, inquilini, studenti, gli attivisti del movimento per l’acqua, tassisti.
Prima tappa il Consolato Greco per la solidarietà ai lavoratori greci in lotta e per rimarcare il valore europeo della mobilitazione; passaggio successivo la Cattedrale di San Pietro con lo striscione semplice e chiaro “Chiesa: paga l’ICI”, a seguire Palazzo D’Accursio con il messaggio appeso all’ingresso di Via Ugo Bassi per ricordare al sindaco Merola e all’assessore Frascaroli le responsabilità sui tagli agli stipendi e ai servizi comunali e agli appalti alle cooperative sociali.
Il corteo si è diretto poi al Palazzo del Governo con la parola d’ordine “Que se vayan todos", contro un Governo del malaffare che sta già pensando ad una terza manovra finanziaria, dopo quella di luglio e di agosto, contro lavoratori e settori popolari.
La manifestazione è proseguita lungo via Barberia, con fermata davanti alla sede regionale della Confindustria, che per gli organizzatori dello sciopero generale e della manifestazione non può essere un soggetto con cui fare patti sociali anticrisi, regalando uno striscione di monito “La crisi la paghino di padroni”.
Arrivati in piazza Cavour, la manifestazione ha avuto una altra importante tappa con la sede della Banca D’Italia, dove ha campeggiato lo striscione contro le banche “Via gli speculatori” e i simboli dell’euro cancellati: per sottolineare il rifiuto dei diktat della Unione Europea e della BCE, e la necessità di rompere con le logiche di rientro del debito pubblico a fronte di una speculazione finanziaria sulle rendite dei titoli pubblici.
Il corteo si è poi diretto come previsto in Piazza Santo Stefano, ricordando il contributo negativo di Prodi per le politiche di sacrifici per l’ingresso nell’euro, dove diversi interventi si sono alternati a chiusura della manifestazione.
Tra i punti, le “lacrime di coccodrillo” della Camusso: che oggi si lamenta dell’art.8 della manovra su licenziamenti e accordi aziendali in deroga, mentre questi erano già i contenuti dell’accordo firmato con la Confindustria con CGIL-CISL-UIL il 28 giugno scorso; e l’ipocrisia degli amministratori locali che partecipando alla giornata di sciopero si preparano comunque ad operare tagli insostenibili ai beni comuni.
Dal palco l’invito alla mobilitazione permanente, dando appuntamento per prossime iniziative generali, dall’incontro di sabato a Roma per la difesa dei Beni Comuni, alla preparazione della giornata di mobilitazione internazione del 15 ottobre lanciata dal movimento degli indignados.
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Lamezia Terme. SCIOPERO USB E SINDACATI DI BASE
Alcune centinaia di lavoratori aderenti all’USB, hanno manifestato questa mattina a Lamezia Terme, per protestare contro una manovra finanziaria ingiusta e iniqua, che colpisce ancora una volta i dipendenti, i pensionati ed i soggetti deboli, lasciando indenni i ceti alti e chi la crisi ha provocato.
La manifestazione si inserisce nella giornata di sciopero generale indetta da tutto il sindacalismo di base, in contrapposizione con quella della Cgil, sia nei contenuti, che nelle piattaforme rivendicative.
I manifestanti, esasperati dalla situazione creata dalla crisi e dalle contromisure del tutto inadeguate assunte dal governo, hanno deciso anche di occupare le stazione ferroviaria centrale di Lamezia, scendendo tra i binari e provocando disagi alla circolazione, peraltro già ridotta a causa dello sciopero del sindacato dei trasporti O.R.S.A. che ha aderito allo sciopero del sindacalismo di base.
L’occupazione dei binari, si è svolta pacificamente e, dopo una trattativa con le forze dell’ordine, è stata rimossa.
La manifestazione è continuata all’insegna della protesta sia contro il governo nazionale, che sotto il ricatto della Lega, sta adottando misure che affossano sempre di più l’economia della Calabria, che contro il governo regionale che ha scelto di impegnarsi nelle varie manifestazioni folkloristiche, anziché adottare misure in difesa del territorio, della nostra economia e dei cittadini calabresi.
Lo sciopero di oggi è per USB non è un punto di arrivo, bensì la base di partenza per rilanciare un programma di lotta che coinvolga sempre di più tutti i lavoratori, le associazioni libere, i cittadini, i movimenti e tutti coloro che si oppongono concretamente a questa manovra e a tutte le azioni che colpiscono in modo sempre più indiscriminato i soggetti deboli.
All’iniziativa di Lamezia, oltre all’USB ed ai Sindacati di Base, hanno aderito anche la RDT (Rete Difesa del Territorio), il Comitato Acqua Pubblica ed il Collettivo Altralamezia.
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Torino
Oggi in piazza a Torino , il Sindacalismo di Base ha espresso la propria contrarietà alla Manovra finanziaria imposta dalla BCE, e della UNIONE EUROPEA , ma anche per contestare l’accordo sindacale sottoscritto il 28 giugno anche dalla stessa C.G.I.L. che oggi mobilita la piazza contro i contenuti di quell’accordo inseriti nella manovra economica dal governo.
Migliaia di lavoratori hanno scioperato in tutto il pubblico impiego con chiusura generale di intere sedi di lavoro , INPS , INAIL , INPDAP , SANITA’ , COMUNI E CIRCOSCRIZIONI , PROVINCE , MINISTERI , AGENZIE FISCALI , PROVVEDITORATI , ENTE REGIONE , VIGILI DEL FUOCO , SCUOLE , UNIVERSITA’ , nelle municipalizate con LAVORATORI DEL TRASPORTO LOCALE (GTT, METROPOLITANA) DELLE FERROVIE , DELL’IGIENE AMBIENTALE, DELL’ENERGIA , nel settore privato , massiccia è stata la presenza dei lavoratori FIAT e del suo indotto , dalla CARROZZERIE alle MECCANICHE , dalla POWERTRAIN alla NEW HOLLAND , dalla KUEHNE-NAGEL ( EX IVECO ) alla BERCO-THYSSENKRUPP fel Canavese , folta anche la presenza dei migranti truffati nell’ultima sanatoria .
Alcune migliaia di lavoratori di tutte le provincie del Piemonte hanno sfilato in corteo da PORTA SUSA a PIAZZA CLN , condividendo la piattaforma sulla quale il sindacato di base aveva convocato lo sciopero generale .
Durante il percorso , non sono mancate le contestazioni alla BANCA D’ITALIA , dove un centinaio di lavoratori hanno simbolicamente donato il “sangue “ consegnandone le sacche , visto che i lavoratori non hanno più nient’altro da offrire .
Dalla sede dell’INPS PROVINCIALE è stato calato uno stricione di 20 metri con la scritta TORINO ALZA LA TESTA e NOI IL VOSTRO DEBITO NON LA PAGHIAMO .
Il corteo si è concluso in piazza CLN – luogo simbolico della RESISTENZA e della LIBERAZIONE dall’OPPRESSIONE NAZIFASCISTA in questo PAESE .
Abbiamo registrato con piacere il clima di consapolezze e di determinazione da parte dei manifestanti e come USB siamo convinti che la manifestazione odierna altro non sia che l’inizio di una nuova stagione di lotte che attraverserà l’intero Paese .
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GENOVA : SINDACATI DI BASE IN PIAZZA CONTRO LA MANOVRA
Un corteo di circa un migliaio di lavoratrici e lavoratori, precari e disoccupati ha percorso questa mattina il centro della città in occasione dello sciopero indetto dal sindacalismo di base contro la manovra in corso di approvazione in queste ore.
Dopo il concentramento di fronte alla Prefettura alle ore 9 , i manifestanti hanno raggiunto Piazza Matteotti dove si sono tenuti gli interventi conclusivi.
Presenti in piazza lavoratori di tutti i settori del pubblico impiego e di molte realtà del privato.
Alla manifestazione oltre a Usb Snater ed Orsa hanno partecipato i Cobas genovesi ed ha dato la sua adesione il comitato locale per l'acqua.
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Firenze
Oggi 6 settembre a conclusione della partecipata manifestazione del sindacalismo di base si è tenuta in Piazza bambini di Beslan un’assemblea di lavoratori, studenti, cittadini dove si è ribadito la necessità di proseguire la mobilitazione contro la manovra finanziaria, che questo governo con il tacito assenso dell’opposizione e la benedizione del Capo di stato, e l’ appoggio dei sindacati collaborazionisti, sta portando avanti con prospettive devastanti per tutti i lavoratori, i precari, i pensionati la gente comune.
Pertanto l’assemblea ha deciso le seguenti iniziative:
Mercoledi 7 settembre dalle ore 20,30 presidio e volantinaggio presso il Teatro Verdi ove alla serata organizzata da Emergency sarà presente il Sindaco Renzi che a pari del governo Berlusconi porta una politica di privatizzazione e di smantellamento dei servizi pubblici e dei beni comuni, Ataf, Asili Nido ecc…. alla faccia dell’esito referendario, nonché una politica repressiva nei confronti di chi rivendica il diritto alla casa, allo studio, al lavoro ecc.
Giovedi 8 settembre alle ore 17.00 presidio sotto la Prefettura di Firenze Via Cavour
Contro una finanziaria permanente, una mobilitazione permanente.
L’Assemblea di Piazza Bambini de Beslan
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