(Inps) MANOVRA ECONOMICA, PROSEGUIAMO A GUARDARE COSA C'E'

Comunicato n. 46/11

In allegato:

> un'interrogazione parlamentare del 7 luglio che riguarda il presidente dell'INPS;

> Volantino SCIOPERO GENERALE 6 settembre 2011;

> Telegramma indizione SCIOPERO GENERALE.

 

Nazionale -

 

TREDICESIME

A rischio le tredicesime dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche che non garantiranno al governo i risparmi richiesti. In tal caso le tredicesime sarebbero dilazionate in tre rate. Che colpa hanno i lavoratori se chi amministra l’ente non raggiunge quanto chiesto dal governo? Con chi sono stati contrattati gli obiettivi di risparmio? Una norma assurda!!!

 

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’

Grande scandalo e indignazione ha prodotto il contributo di solidarietà chiesto  ai lavoratori del privato che guadagnano annualmente più di 90.000 euro (5% per la quota oltre 90.000 euro e 10% per quella oltre 150.000 euro). Da più parti è stato detto che è ingiusto tassare ulteriormente chi già paga le imposte fiscali. In queste ore sta prendendo piede la proposta di chiedere il contributo solo a chi dichiara più di 200.000 euro. Nessuno ha speso una parola per sottolineare che nel pubblico impiego il contributo di solidarietà si paga già ed è stato introdotto con la manovra dello scorso anno senza riscontrare l’alzata di scudi che si registra oggi che il contributo è chiesto ai privati. Forse perché quando ad essere colpiti sono i dipendenti pubblici la cosa sembra quasi scontata.

 

ORGANICI E ASSUNZIONI

La manovra di agosto prevede un’ulteriore riduzione degli organici delle amministrazioni pubbliche entro il marzo 2012, nella misura del 10%, sia per gli uffici dirigenziali di seconda fascia, sia per il personale non dirigenziale.  Ancora un attacco alla funzionalità del pubblico impiego in nome dei risparmi di spesa. Nel frattempo, già la manovra di luglio prorogava il blocco delle assunzioni consentendo solo un minimo turn over.

 

PRECISAZIONE SU TFR IN BUSTA PAGA

Nel comunicato N. 43 del 23 agosto per errore abbiamo attribuito a Raffaele Bonanni, segretario generale della CISL, la proposta di spalmare il TFR in busta paga che è stata avanzata per la verità dal leader della Lega, Umberto Bossi. In ogni caso non abbiamo sbagliato di molto. Nell’intervista pubblicata su “Il Sole 24 Ore” del 18 agosto, Bonanni si dice favorevole ad utilizzare una quota del TFR per la previdenza integrativa e l’altra a  trasferirla in busta paga. Come si può ben costatare, sempre di scippo del TFR si tratta!!!