(Emilia Romagna) Sciopero del sindacalismo di base e conflittuale per il 6 settembre

Confermata manifestazione a Bologna con concentramento ore 9 Piazza xx Settembre

Bologna -

 Nell’ambito dello sciopero generale indetto da USB, Slaicobas, ORSA, Cib-Unicobas, Snater, SICobas, USI per il prossimo 6 settembre è confermata a tutti gli effetti la manifestazione con concentramento ore 9 Piazza XX settembre a Bologna.

 Non c’è mai stato e non c’è  nessun braccio di ferro con la Cgil per la piazza a Bologna, semplicemente il sindacalismo di base ha predisposto con le usali procedure una manifestazione  che intende far passare in alcuni luoghi  politici ed  istituzionali, tra i quali la sede della Confindustria che compartecipano al peggioramento delle condizioni dei lavoratori e dei ceti popolari per far pagare loro l’intero costo della crisi economica mondiale.

 Già questa mattina ci sono stati contatti con la Cgil per definire comunemente le modalità dei cortei senza intralci reciproci.

 Prendiamo atto che il Comune di Bologna  ancora una volta ha perso l’occasione per stare zitto intervenendo pubblicamente con il chiaro obiettivo di favorire una organizzazione sindacale  considerata amica nel momento in cui le competenze per autorizzare le manifestazioni non sono dell’Amministrazione Comunale di Bologna,  a meno che Merola  non creda di essere un podestà invece che un sindaco.

 Il primo settembre USB ha convocato i propri delegati per definire le ultime  modalità della manifestazione sulla seguente piattaforma:

 > contro le politiche dell'Unione europea e le manovre del governo che applicano le misure imposte dall'Europa, dalle banche e dai poteri forti finanziari che hanno determinato e speculato sull'attuale crisi mondiale;

 > per la cancellazione del debito, il blocco delle spese militari e una politica nazionale ed europea basata sui diritti e le legittime aspettative dei popoli e non della finanza e degli speculatori;

 > contro l’evasione/elusione fiscale e contributiva e per una politica fiscale a sostegno del lavoro dipendente e dei redditi; per il diritto all'abitare;

 > per una forte patrimoniale e la tassazione delle rendite e delle transazioni finanziarie;

 > contro la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e del libero mercato;

 > per la nazionalizzazione delle banche e delle grandi imprese strategiche per il paese e per un impegno dello stato capace di rilanciare e finanziare la produzione e i servizi;

 > a difesa dello Statuto dei lavoratori, contro l'attacco ai diritti dei lavoratori e il patto sociale che il governo vuole trasformare in legge;

 > riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, lo sblocco dei contratti di lavoro, la difesa del Contratto nazionale, l'istituzione del reddito sociale, la fine della precarietà ed il diritto al lavoro stabile;

 > per la regolarizzazione generalizzata dei migranti e per il mantenimento del permesso di soggiorno di coloro i quali hanno perso il lavoro;

 > contro le privatizzazioni mascherate da liberalizzazioni per la difesa dei beni comuni in coerenza con gli esiti referendari;

 > contro la privatizzazione della scuola, della ricerca e dell'università e per il diritto al sapere;

 > contro l'abolizione delle festività a partire dal 1° maggio e dal 25 aprile;

 > per una legge democratica e pluralista sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro.

 

                USB Federazione Emilia-Romagna

         Massimo Betti