EMERGENZA SANITARIA A GAZA: METTERE A DISPOSIZIONE POSTI LETTO NELLA ASL RM/B E NELLE ALTRE AZIENDE SANITARIE DEL LAZIO

Roma -

“La tregua finalmente raggiunta tra le parti sta facendo emergere con tragica evidenza i risultati di 22 giorni di attacchi sferrati dall’esercito israeliano a Gaza: una vera e propria catastrofe umanitaria con migliaia di feriti che non possono essere curati per la devastazione delle strutture sanitarie palestinesi”, dichiara Piero Pesce del Coordinamento RdB-CUB ASL Rm/B. “Come cittadini, come operatori sanitari e come rappresentanti RdB-CUB Sanità ci è impossibile rimanere inerti di fronte ad una così immane tragedia. Per questo abbiamo avanzato alla Direzione della ASL Rm/b la richiesta di adoperarsi, con la necessaria sollecitudine, per impegnare i posti letto disponibili nella ASL, come ad esempio quelli dedicati all’attività intra moenia dell’Ospedale Pertini”.

 

“In tal senso – prosegue Pesce - abbiamo sottoposto alle Presidenze dei Municipi V°, VII°,VII° e X° sui quali insiste la nostra Azienda, a tutte le istituzioni locali, alle altre strutture sindacali territoriali, alle associazioni, ai comitati, ai centri sociali, alle cooperative e alla società civile tutta un appello da sottoscrivere a sostegno di questa battaglia per la solidarietà”.

 

“Questa nostra iniziativa fa seguito a quelle intraprese nei giorni scorsi dalla RdB-CUB P.I. Sanità, come la lettera inviata al Presidente della Regione Lazio, al Ministro degli Esteri e al Ministro della Salute, in cui è stata posta con forza la necessità che tutto il nostro sistema sanitario si renda disponibile ad affrontare questa crisi umanitaria”, conclude il responsabile RdB-CUB.

 

 


dal resoconto di Vittorio Arrigoni del 20 gennaio:

"....Da un paramedico della croce rossa ho ascoltato il resoconto del loro arrivo sulla scena del massacro di Zaitun. Un bambino, visibilmente denutrito stava accucciato dinnanzi al corpo della madre in avanzato stato di decomposizione. Per quattro giorni si era preso cura di quel corpo come se fosse ancora vivo; l'aveva asciugata dal sangue sulla fronte e strisciando fra le macerie della loro casa si era procupato acqua, pane e dei pomodori, e li aveva messi di fianco al viso della madre morta. Pensava stesse semplicemente dormendo...."

leggi le corrispondenze cliccando qui