Commercio: verso lo Sciopero Generale del 18 ottobre
18 ottobre 2013: i lavoratori del Commercio e della Grande Distribuzione Organizzata che si riconoscono nell'Unione Sindacale di Base sostengono la piattaforma dello SCIOPERO GENERALE NAZIONALE di 24 ore indetto dalla Confederazione USB insieme alla Confederazione Cobas e la CUB.
Lo sciopero generale è indetto: per il rinnovo dei contratti, l'aumento di salari e pensioni e la riduzione dell'orario di lavoro; contro le politiche di austerità in Italia ed in Europa e contro il governo italiano delle larghe intese che quelle politiche gestisce; per la scuola e l'istruzione pubbliche, per la sanità e i beni comuni pubblici e per la costruzione di un diverso modello sociale e ambientale; per la nazionalizzazione di imprese in difficoltà o di interesse strategico per il Paese; per il diritto ad una vera democrazia fondata sulla partecipazione, che rifiuti deleghe autoritarie nei luoghi di lavoro e per una legge democratica sui diritti dei lavoratori e sulla rappresentanza sindacale.
I Lavoratori del Commercio e della GDO scioperano anche per le condizioni difficili in termini di salario, di diritti e di qualità della vita vissute nei luoghi di lavoro del commercio e contro la deregolamentazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
I lavoratori del Commercio e della GDO continuano la campagna contro il “far west” degli orari di apertura nel commercio per riprendersi le proprie vite, di lavoratori e di cittadini, per tornare a trascorrere le domeniche e le feste favorendo la famiglia, la socialità, il riposo, la riflessione, la cultura, lo sport, anche attraverso la tappa fondamentale dello sciopero generale, che arriva dopo l’imponente serie di iniziative che hanno visto violare luoghi del commercio da veri e propri cortei fino ad arrivare sotto Montecitorio.
Nel nostro settore, disgregato e di difficile intervento sindacale, l'introduzione del modello Marchionne è iniziata ormai da anni con il ricorso massiccio ai contratti part-time, alle esternalizzazioni, al precariato diffuso, al lavoro sommerso, e sempre più spesso la proliferazione di queste squalificanti ed anomale tipologie contrattuali non consente alle lavoratrici ed ai lavoratori di guadagnare uno stipendio che consenta una vita dignitosa, inoltre molti contratti di secondo livello sono stati disdettati unilateralmente ed i sindacati confederali hanno sempre avallato le politiche padronali messe in atto dalle aziende.
IL 18 OTTOBRE SAREMO IN PIAZZA PER RIVENDICARE ANCHE LA NOSTRA PIATTAFORMA:
• STABILIZZAZIONE DEGLI ORGANICI
• DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO
• VERIFICA DELLE PROFESSIONALITA'
• RINEGOZIAZIONE DELLE MAGGIORAZIONI
• ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
• SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI
Appuntamento a tutti i lavoratori il 18 ottobre 2013 a Roma