BRUNETTA DESIDERA UN SINDACATO CHE STIA DALLA SUA PARTE E CHE GLI SOMIGLI

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Oggi il ministro della Funzione Pubblica ha partecipato all’incontro con la Federazione ACI, evento questo tenuto segreto fino all’ultimo momento per evitare qualsiasi forma di dissenso.

Abbiamo assistito alla stessa rappresentazione a cui ormai assistiamo da un po’ di tempo senza che cambino il canovaccio e le sequenze.

Il discorso del Ministro si è aperto con l’elenco degli impegni che aveva nella giornata, prima e dopo la visita all’ACI, (quanto lavoro), poi si è soffermato sul nuovo servizio che dovranno offrire i notai.

Dopo sono cominciati i ben noti discorsi di critica alla Pubblica Amministrazione che, secondo il Ministro, non avendo la sanzione del mercato può essere più facilmente inefficiente, per questo lui sta smontando il sistema monopolistico di questa P.A..

 

Il Ministro ha affermato che:

 

·       occorre un cambiamento culturale del sistema paese e la pubblicazione degli appalti, dei distacchi, delle società partecipate degli enti pubblici va in questa direzione;

·        non basta la sola politica contro i fannulloni, ora sono tornati sul posto di lavoro e bisogna farli lavorare;

·        con il dl 15 del 5 3 2009, ponendo l’accento sulla premialità, ha inserito dei meccanismi innovativi.

 

Tutto ciò, però, da solo non basterebbe, secondo Brunetta, perché occorrono esempi già efficienti per sperimentare tali leggi e lui è alla ricerca d’Amministrazioni con tale requisito.

 

A questo punto sarà necessario trovare gli interpreti (cavie) per queste sperimentazioni.

 

Ha, poi, elogiato l’ACI, mettendo in evidenza l’anomalia dell’Ente all’interno della Pubblica Amministrazione, enfatizzando la sua rete e la sua collaboratività con il Ministero della F.P..

 

Tale collaborazione si esplicita con la disponibilità a:

 

·       Sperimentare la P.E.C. (posta elettronica certificata), insieme all’INPS entro la fine dell’anno, in modo tale che dal primo gennaio 2010 possa essere operativa in tutta la P.A.;

·       sperimentare la riforma che sarà approvata entro la metà di luglio cosi a settembre, magari, si potrà cominciare ad applicarla.

 

Essendo l’ACI fra le amministrazioni pubbliche un’eccellenza è candidata a fare da capofila per tutti questi progetti.

 

Nelle conclusioni del Ministro non poteva mancare l’attacco al sindacato. Ancora una volta ha ripetuto che lui è contro: il cattivo sindacato, il sindacato conservatore e che il sindacato nella P.A. deve stare con i cittadini e i lavoratori per migliorare l’efficienza e l’efficacia non creando conflitto tra gli interessi dei lavoratori e dei cittadini.

In conclusione auspica un sindacato dalla sua parte a sua immagine e somiglianza.

L’incontro si è chiuso con la richiesta del Ministro di essere invitato a settembre per fare il punto sulla P.A. e su come poter collaborare subito per l’applicazione della Legge 15/2009.

 

Tale incontro, o per meglio dire monologo, tra Amministrazione e Ministro ci preoccupa molto perché vede l’ACI al centro di un progetto ben preciso dove molti sono gli oneri per i lavoratori e nessun onore. Al riguardo non è stato minimamente accennato al recupero del taglio del 10% sui fondi, non è sfiorata l’idea che se un’amministrazione è eccellente va premiata. Ma non vi sembra invece una punizione il fatto che comunque il 20- 25% dei dipendenti non debba ricevere il premio di produttività? Che margini di contrattazione ci saranno per i prossimi CCNI?

Le risposte si possono intuire.

 

 

Per non diventare uno strumento che attua riforme dove la tua voce non viene ascoltata.

 

Partecipa allo sciopero generale del pubblico impiego nelle ultime tre ore di turno il 3 luglio