Accordo sul welfare del 23 luglio. Contro la farsa della consultazione, la CUB promuove lo Sciopero generale

ORDINE DEL GIORNO COORDINAMENTO NAZIONALE CUB 07/09/07

Sasso Marconi -

Il Coordinamento nazionale della CUB, riunito a Sasso Marconi il 7 settembre 2007,
respinge la farsa democraticista della consultazione blindata dei lavoratori sui contenuti dell’accordo sul welfare sottoscritto il 23 luglio 2007 da governo, confindustria e cgil, cisl e uil che la CUB non solo non ha sottoscritto ma ha contrastato sia ai tavoli presso Palazzo Chigi che con lo Sciopero Generale del 13 luglio 2007.

La Cub quindi invita tutti  i lavoratori al boicottaggio di tale consultazione.

Il C.N. CUB ritiene indispensabile riprendere la lotta ai contenuti e alla filosofia dell’accordo del 23 luglio e rilanciare la propria piattaforma di lotta su cui da anni sta promuovendo iniziative e scioperi.

Il C.N. CUB ritiene indispensabile quindi la costruzione di uno SCIOPERO GENERALE NAZIONALE, da inserire in un programma di lotte più ampio e duraturo, da attuarsi tenendo conto anche dei tempi di discussione della Legge Finanziaria per il 2008 che dovrà anche recepire i contenuti dell’accordo sul welfare e che già si annuncia pesante e infarcita di ulteriori tagli e sacrifici.

Il C.N. impegna pertanto tutte le strutture e i delegati della CUB a dare vita immediatamente, in preparazione dello sciopero generale,  a momenti di confronto e di mobilitazione sul territorio e nei luoghi di lavoro.

Il C.N. CUB ritiene che tale sciopero generale possa essere proclamato unitariamente con tutte quelle forze sindacali e sociali che respingono l’accordo del 23 luglio e che intendono rilanciare il conflitto nei confronti delle scelte economiche e sociali del Governo Prodi e lavorerà alla realizzazione di questo obbiettivo.

Il C.N. CUB ritiene che dopo la straordinaria riuscita della campagna contro il trasferimento del TFR ai Fondi pensione e vista la grave crisi finanziaria e borsistico che sta attraversando l’economia mondiale, stiano maturando le condizioni per tornare a chiedere con forza il rilancio della previdenza pubblica che è stata ulteriormente attaccata dall’accordo del 23 luglio scorso.

Il C.N. CUB ritiene altresì indispensabile proseguire nell’iniziativa contro la guerra e le basi di guerra per cui il Governo Prodi intende stanziare nuovi e importanti fondi, riconfermando così le proprie scelte belliciste e di subordinazione agli interessi Statunitensi. La CUB sosterrà quindi le iniziative di mobilitazione previste contro la costruzione della nuova base al Dal Molin e per la chiusura della caserma Ederle a Vicenza, contro la costruzione degli F35 a Cameri (NO), e tutte quelle iniziative che abbiano chiaramente al centro il no alla guerra, il no alle spese militari, il no alla devastazione del territorio ( TAV, Rigassificatori ecc.) auspicando anche che tali iniziative si dialettizzino con lo sciopero generale di autunno.

 

Il C.N. CUB impegna tutte le proprie strutture a sostenere concretamente le proprie organizzazioni impegnate nei prossimi mesi nel rinnovo delle RSU.