TORINO: ASSEMBLEA GENERALE "VERSO LO SCIOPERO DEL 24 OTTOBRE"

Torino -

Quello dichiarato da USB per il 24 ottobre non è uno sciopero rituale. Non si può decidere di non farlo perché “costa troppo” o magari perché cade in un momento in cui “non ci viene comodo”.

 

E’ infatti uno sciopero contro il governo che sta affossando contemporaneamente i diritti dei lavoratori (tra cui anche il diritto ad avere un contratto di lavoro, come avviene al Pubblico Impiego), la democrazia, il confronto con le parti sociali, in nome dell’obbedienza “cieca, pronta ed assoluta” ad un’Unione europea che, sempre più chiaramente, altro non è che una macchina per togliere soldi ai lavoratori e darli ai grandi gruppi industriali e finanziari. Ed alla quale Renzi finge di mostrare la “faccia feroce”, mentre in realtà ne esegue servilmente tutti i voleri.

 

Monti non è bastato :“toglieva” in maniera troppo evidente, mentre Renzi toglie con due mani ma fa finta di dare qualcosa col mignolo.

Letta non è bastato: troppo lento, troppo incolore, mentre Renzi è come Berlusconi, capace di venderti fumo mentre ti toglie l’arrosto e così riesce a marciare speditamente verso lo scopo.

 

E lo scopo è quello della svendita del lavoro e delle imprese del Paese ai grandi gruppi internazionali di cui il bulletto di palazzo Chigi è espressione. E’ quello della cancellazione definitiva delle conquiste della Costituzione. E’ quello della privatizzazione di tutto ciò che resta di pubblico. E’ quello dell’instaurazione di una nuova forma di autoritarismo che oggi non può più assumere le vesti truculente del fascismo, ma deve presentarsi come esaltazione della velocità, del decisionismo, delle smorfiette supponenti del “capo”.

 

Quello del 24 è dunque uno sciopero generale per le retribuzioni, per i diritti del lavoro, ma anche per la difesa della democrazia e della dignità nazionale. Uno sciopero non rituale che deve vedere la partecipazione di tutte le categorie, pubbliche e private, e rompere gli inutili ed ingiustificabili steccati che stanno dividendo i lavoratori.

 

E’ anche per questo che i lavoratori Usb della Giustizia di Torino hanno deciso di preparare questo sciopero con un’assemblea diversa dalle altre, un’assemblea che, il 22 ottobre dalle ore 11.00 alle ore 14.00 nei locali del Palagiustizia di Torino riunirà il personale giudiziario con lavoratori di altri settori del pubblico impiego e del settore privato.

Perché la prima condizione per rispondere alle politiche oggi impersonate dal governo Renzi è quella di ritrovare l’unità fra di noi, la consapevolezza di non essere soli, a certezza che, ai colpi inferti ad una parte sempre più vasta della società possa finalmente corrispondere una risposta sempre più forte.

 

 

I delegati e le delegate RSU degli Uffici giudiziari di Torino