Napoli. Manifestazione emergenza rifiuti Campania

SABATO 19 MAGGIO - NAPOLI -

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

Concentramento: ore 15 - Piazza Mancini

Napoli -

* Contro la devastazione ambientale e sanitaria del territorio, l'avvelenamento dai suoli, delle acque e dell'aria;


* Contro la gestione autoritaria, blindata e clientelare dell'emergenza/rifiuti in Campania;


* Contro ogni ulteriore progetto di privatizzazione dei servizi che colpirebbe, unicamente, i lavoratori del settore;


* Per spezzare le palesi connivenze tra sistema politico, imprenditoriale ed organizzazioni criminali che, per oltre un decennio, hanno saccheggiato miliardi di lire e milioni di euro;


* Per imporre, con la mobilitazione e la lotta organizzata, la bonifica delle aree territoriali avvelenate ed il varo di un piano di Lavori di Pubblica Utilità in grado di concretizzare una vera Raccolta Differenziata creando nuove occasioni di lavoro in tutta la Regione;


* Appoggiamo la legittima resistenza delle popolazioni delle località in cui le istituzioni - quelle nazionali e quelle locali - vogliono imporre, con la forza dei manganelli, nuove discariche e produzioni di morte;


* Dimissioni immediate dello sceriffo Bertolaso e dell'intera struttura del Commissariato Straordinario di Governo

 


12 maggio 2007 - Comunicato RdB CUB Campania

Campania, rifiuti.
L’autoritarismo del Governo Prodi contro la volontà popolare!!

Il Decreto Legge approvato nella giornata odierna dal Consiglio dei Ministri con cui si impone d’imperio l’apertura di cinque maxidiscariche di rifiuti in Campania (Lo Uttaro, Terzigno, S. Arcangelo Trimonti, Serre, Svignano Irpino) è un atto di una inaudita gravità che va contestato e contrastato.
Negli ultimi giorni l’intero territorio campano è sotto il peso di un milione di tonnellate di rifiuti disseminati per le strade, tutto il ciclo della raccolta e del cosiddetto smaltimento messo in piedi dalle amministrazioni regionali Rastrelli e Bassolino – costato cifre stratosferiche – è saltato riproponendo, con nettezza, una emergenza mai risolta.
In tutti questi anni la Raccolta Differenziata non è stata mai fatta decollare per favorire le lobby delle ditte di rimozione dei rifiuti e mantenere in piedi il lucroso affare dei trasporti della monnezza nelle altre regioni ed all’estero.
Anzi, negli anni, è andata avanti la manomissione sistematica del territorio, l’avvelenamento costante delle falde acquifere, dei terreni, dell’aria e del mare. E, come se non bastasse, la diffusione delle patologie attinenti al cancro, in tutte le sue micidiali variazioni, ha toccato picchi statistici altissimi in alcune zone della Campania particolarmente interessate da queste autentiche produzioni di morte.
Insomma, in queste ore, è crollato il sistema di affari e di speculazioni tra i poteri forti economici, le imprese del settore "legali" ed "illegali", i partiti di "maggioranza" ed "opposizione" e l’insieme del sottobosco clientelare che si è sviluppato su questa grassazione ai danni della popolazione campana.
Per porre riparo a questo disvelamento, che ha messo la parola fine al cosiddetto Rinascimento bassoliniano, il governo Prodi – con il Decreto Legge approvato – ha disposto l’apertura coatta delle discariche calpestando la volontà delle comunità locali. La polizia, i carabinieri, il genio militare dell’esercito (nello specifico le Unità di Guastatori della Brigata Garibaldi di stanza a Caserta già impiegate in Irak) stanno aggredendo i presidi ed i picchetti dei Comitati di Lotta per cancellare ogni opposizione a questi sciagurati progetti.
Da Serre e dagli epicentri delle poteste arrivano notizie di incursioni e di sfondamento della polizia e di provocazioni contro i sindaci e le popolazioni. L’altra notte, a Nocera Superiore, i carabinieri hanno caricato un presidio che voleva impedire il travaso del percolato (liquidi velenosi prodotti dai processi di putrefazione dei rifiuti nelle discariche) in alcuni depuratori che già, a fatica, dovrebbero purificare le acque del fiume Sarno. A Serre c’è un testa a testa tra la popolazione ed oltre 1000 poliziotti in assetto antisommossa.
Insomma il Decreto Legge del governo, auspicato fortemente da Bassolino e da Bertolasio, oltre ad esautorare ogni esercizio del potere amministrativo locale sta scrivendo una nuova pagine nera per la democrazia ed i diritti dei cittadini della Campania.
Di fronte a questa allucinante situazione la nostra Organizzazione Sindacale – l’RdB/CUB – si sta mobilitando, assieme al variegato arco di comitati ed associazioni impegnati nella difesa dell’ambiente, della salute e del territorio.
Nella serata di venerdì 11 Maggio si è svolto un Presidio Autoconvocato sotto la Prefettura di Napoli dove, assieme ad attivisti dei Comitati e dei Centri Sociali, abbiamo ribadito, al Prefetto, la nostra risoluta opposizione a questo provvedimento autoritario. Inoltre abbiamo strappato l’autorizzazione per la Manifestazione Nazionale del prossimo 19 Maggio la quale, nei giorni scorsi, era stata vietata dalla Questura perché concomitante con un raduno nazionale di Bersaglieri.
Facciamo – quindi – Appello al mondo del lavoro, della precarietà, al lavoratori del comparto, ai cittadini tutti a scendere in piazza Sabato 19 Maggio, a Napoli, per sostenere e rilanciare la battaglia contro la distruzione dei territori, contro la gestione camorristica ed affaristica dell’emergenza/rifiuti, in sostegno alle battaglie di tutte le comunità locali e per affermare, oltre all’indispensabile bonifica delle aree territoriali devastate, una modalità ed un approccio alla questione/rifiuti fondata sul riciclaggio, sul riuso dei materiali, sulla riduzione degli imballaggi verso…il rifiuto zero!!


 

 

Federazione RdB CUB Campania