(Comunicato stampa) BETTI (USB), MA QUALE MACCHINA DEL FANGO, LA NOSTRA E' UNA LOTTA PER LA DEMOCRAZIA

Roma -

“Parlare di aggressione vile, o peggio di macchina del fango, tradisce il nervosismo di chi ha deciso, anche nella Pubblica Amministrazione, di concordare con Cisl e Uil percorsi che portano ad eliminare la democrazia nei luoghi di lavoro e, in questo caso specifico, a sostenere un ministro e un governo in bilico. Fa sorridere poi l’accusa di aver contribuito al rinvio delle RSU: le carte e i fatti parlano per noi”, così Massimo Betti, dell’Esecutivo Nazionale USB, sulle reazioni della CGIL alle manifestazioni attuate dall’Unione Sindacale di Base contro lo scippo del voto delle RSU nel Pubblico Impiego.

 

Prosegue Betti: “L’iniziativa che USB ha messo in piedi oggi, non nei confronti della sola Cgil, ma di tutte le confederazioni firmatarie dell’accordo con cui si rinviano di un anno le elezioni RSU nel Pubblico Impiego, in attesa che magari vengano definitivamente cancellate con il cosiddetto nuovo patto sociale a cui stanno lavorando Camusso, Angeletti, Bonanni e Marcegaglia, è stata una denuncia pubblica a favore dei lavoratori pubblici”.

 

“Non a caso – sottolinea il dirigente USB - abbiamo realizzato questa iniziativa nel 41° anniversario dello Statuto dei lavoratori, il cui spirito è certamente mortificato da accordi di quel tipo. Per quanto ci riguarda, rinnoviamo l’invito ad abbassare i toni e a discutere nel merito le nostre proposte. Rifiutare il dialogo sulla nostra proposta di legge è un doppio errore politico, e ci auguriamo che non nasconda la volontà di alzare i toni in maniera strumentale contro chi, come USB, fa del diritto dei lavoratori di decidere sul proprio contratto e sul proprio futuro il perno della propria azione. Pertanto le iniziative per il diritto al voto e contro i furti di democrazia proseguiranno”, conclude Betti.