FIRMATO IL CONTRATTO DELLA RICERCA

Usi/RdB, finalmente alcune risposte a problemi del Comparto ma insoddisfatti su precariato

Roma -

Dopo una lunga e difficile trattativa, finalmente i lavoratori del comparto Ricerca avranno il Contratto di lavoro atteso da oltre tre anni. Commenta Claudio Argentini, della Segreteria Nazionale USI/RdB Ricerca: “Sicuramente questo Contratto non risolve tutti i problemi del comparto Ricerca, ma qualche risposta indubbiamente c’è. In particolare giudichiamo positivamente le norme che riguardano il sottoinquadramento, il riconoscimento seppur parziale dell’anzianità maturata con contratti a Tempo Determinato, e il tanto sospirato ingresso dell’ENEA nel Comparto.”

 

“Chiaramente, come abbiamo dichiarato nelle note a verbale consegnate all’ARAN, permangono alcune perplessità - continua Argentini - come ad esempio il mancato superamento di un ordinamento che appare ormai inadeguato per dei moderni enti di ricerca. Soprattutto, c’è insoddisfazione per non aver potuto inserire nulla di significativo che riguardasse il problema del precariato, che rimane il problema principale per gli Enti Pubblici di Ricerca”.

 

“USI/RdB ha apposto la propria sigla -  conclude Argentini - vincolando però la firma definitiva alla consultazione dei lavoratori che avverrà attraverso assemblee in tutti gli enti”.