SINDACALISMO DI BASE IN PIAZZA IN TUTTA ITALIA, I LAVORATORI PASSANO ALL'ATTACCO. CUB, COBAS, SDL: LE OLTRE 20 MANIFESTAZIONI RAPPRESENTANO UNA PRIMA RISPOSTA, IN AUTUNNO UN GRANDE SCIOPERO GENERALE

2000 LAVORATORI PUBBLICI ASSEDIANO BRUNETTA: "FANNULLONE SARA’ LEI"

Nazionale -

Oltre venti manifestazioni in tutta Italia stanno dando vita ad una partecipatissima mobilitazione nazionale indetta per oggi da CUB, Confederazione Cobas e SDL a sostegno di una piattaforma unitaria deliberata lo scorso maggio da 2000 delegati nonché contro la manovra varata dal governo.


 

Molte le manifestazioni che si sono svolte davanti ai palazzi di governo (a Roma, Venezia, Firenze, Napoli, Chieti, Catanzaro, Potenza, Palermo) e a quelli delle associazioni degli industriali (Milano, Torino, Genova, Vicenza, Bologna), da cui è stato espresso con chiarezza l’intento dei lavoratori di passare all’attacco per rivendicare salario, sicurezza sul lavoro, lotta alla precarietà e continuità del reddito, democrazia nei luoghi di lavoro, difesa del sistema pensionistico pubblico e una nuova scala mobile.

 

Durante la manifestazione romana, che ha visto circa 2.500 partecipanti in piazza di Monte Citorio, una delegazione delle tre organizzazioni sindacali di base è stata ricevuta a Palazzo Chigi. Nel corso dell’incontro CUB COBAS e SDL hanno consegnato la loro piattaforma unitaria, hanno richiesto un tavolo permanente di consultazione con le tre organizzazioni ed un incontro con il Presidente Berlusconi ed il Sottosegretario Letta. I sindacati hanno inoltre posto con forza il problema dei diritti e della democrazia sindacale.

 

Per CUB, Confederazione Cobas e SDL la giornata odierna rappresenta un rilevante momento di mobilitazione, che si pone in continuità con un percorso di lotta sempre indipendente dalle alternanze di governo e coerente nel contrasto di tutte le politiche mirate all’aumento dello sfruttamento ed al peggioramento dei diritti dei lavoratori. Dopo questa prima importante risposta al nuovo esecutivo seguiranno molteplici iniziative nei luoghi di lavoro, in preparazione di un grande sciopero generale in autunno a sostegno della piattaforma unitaria.

 

 


Roma
MOBILITAZIONE NAZIONALE DEL P.I.: FANNULLONE SARA’ LEI
2000 LAVORATORI PUBBLICI ASSEDIANO BRUNETTA

Sono circa 2.000 i lavoratori pubblici che nella sola manifestazione di questa mattina a Roma, davanti al Ministero della Funzione Pubblica, sono scesi in piazza per la giornata di mobilitazione nazionale del Pubblico Impiego, indetta dalla RdB-CUB P.I nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione proclamata da CUB, COBAS, SDL.

I lavoratori pubblici hanno manifestato a sostegno della piattaforma unitaria del sindacalismo di base per salario sicurezza sul lavoro lotta alla precarietà, democrazia sindacale; difesa del sistema pensionistico pubblico, per una nuova scala mobile.

Con una adesione attestata sul 75% hanno scioperato i Comparti dell’Università e della Ricerca, che ancora aspettano il rinnovo del contratto normativo 2006-2009 e del primo biennio economico 2006-2007, ed hanno aderito alla mobilitazione nazionale con un’ampia presenza alle manifestazioni organizzate nelle oltre 20 piazze dei principali capoluoghi italiani.

Nel corso della manifestazione romana una delegazione della RdB P.I. è stata ricevuta al Ministero della Funzione Pubblica dal Capo Dipartimento, Dott. Antonio Naddeo, e dal Capo delle Relazioni Sindacali Dott. Eugenio Gallozzi. Il primo punto esposto dalla RdB è stato quello di risottolineare il problema delle relazioni fra Governo e Confederazione CUB, esclusa dall’ultimo incontro con le parti sociali.

La RdB ha poi ribadito il suo totale dissenso con la visione espressa dal Ministro Brunetta sulla Pubblica Amministrazione, un settore che secondo la RdB è invece strategico per il paese e rappresenta un importante patrimonio da rilanciare con investimenti. A cominciare dalle risorse per i contratti, per la riqualificazione del personale, per gli strumenti necessari al funzionamento dei servizi. L’aumento della qualità – secondo la RdB P.I. – deriverebbe da uno stop netto alle esternalizzazioni di funzioni pubbliche e agli appalti, mentre è inaccettabile mandare a casa migliaia di precari che per anni hanno garantito il funzionamento di tanti servizi.

Da parte del Ministero è stato assunto l’impegno alla apertura di un tavolo che affronti il problema del precariato.

Altro incontro si è svolto presso il Ministero Economia, col capo del Personale Dott.Baffi e il Consigliere Dott. Volpe, a cui la RdB Agenzie Fiscali ha sottoposto il problema del taglio di istituti contrattuali economici. Dagli esponenti del Ministero è giunta assicurazione che non verrà messa di nuovo mano nelle tasche dei lavoratori e si aprirà a breve un apposito tavolo di trattativa.

“Dalla giornata di oggi arriva un importante monito per il Governo – ha commentato Paola Palmieri della RdB-CUB P.I. – che deve valutare attentamente la sua scelta di non relazione con i lavoratori. Fra i dipendenti pubblici è molto diffusa una condizione di rabbia, alimentata anche dall’aumento dei carichi di lavoro per le carenze di organico. E non si può liquidare un problema simile andando avanti a colpi di decreti”, ha concluso la dirigente RdB.

RdB CUB Pubblico Impiego

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Bologna
GIORNATA DI MOBILITAZIONE DEL SINDACALISMO DI BASE
TANTE LE INIZIATIVE DI LOTTA A BOLOGNA
UNA PRIMA RISPOSTA VERSO LO SCIOPERO GENERALE


E’ iniziata presto la lunga giornata di mobilitazione del sindacalismo di base: a Bologna, come in altre 20 città capoluogo di regione, si sono svolte decine di assemblee nei luoghi di lavoro, presidi e scioperi di settore.

Alle 8.30 si è svolto il presidio dei lavoratori dell’igiene ambientale davanti alla sede centrale di HERA: in occasione dello sciopero nazionale indetto dalla CUB contro il mancato rinnovo del contratto nazionale, e contro i progetti di esternalizzazione portati avanti dalla dirigenza HERA.

Dalle 10.30 si è tenuta la manifestazione, promossa da CUB, Cobas ed Sdl, davanti alla sede della Confindustria: un centinaio di delegati, lavoratrici e lavoratori hanno portato sotto le finestre del padronato la propria opposizione alle richieste di Confindustria e alla manovra finanziaria del Governo, esprimendo con chiarezza l’intento dei lavoratori di passare all’attacco per rivendicare salario, sicurezza sul lavoro, lotta alla precarietà e continuità del reddito, democrazia nei luoghi di lavoro, difesa del sistema pensionistico pubblico e una nuova scala mobile.

I lavoratori della ATC hanno scioperato dalle 11.00 alle 15.00, mentre i dipendenti dell’Università sono in sciopero per ultime due ore di ogni turno per la vertenza del contratto nazionale. Altri presidi si sono svolti a Reggio Emilia (davanti al Comune) e a Ferrara (sotto la Prefettura).

Durante il presidio è arrivata la notizia di un delegato CUB degli appalti ferroviari (ditta Mazzoni Ambiente) pesantemente minacciato dai caposquadra per la sua attività sindacale, una delegazione si è recata presso il luogo del grave episodio.

La giornata odierna rappresenta un rilevante momento di mobilitazione, che si pone in continuità con un percorso di lotta sempre indipendente dalle alternanze di governo e coerente nel contrasto di tutte le politiche mirate all’aumento dello sfruttamento ed al peggioramento dei diritti dei lavoratori. Dopo questa prima importante risposta al nuovo esecutivo seguiranno molteplici iniziative nei luoghi di lavoro, in preparazione di un grande sciopero generale in autunno a sostegno della piattaforma unitaria del sindacalismo di base.

CUB Emilia Romagna

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Vicenza
Il 20 a vicenza: lotte operaie e blocco della costruzione della base usa al dal molin


Verso mezzogiorno, mentre un centinaio di lavoratori del sindacalismo di base erano in piazza contro confinustria e governo, è arrivata e accolta con esultanza  la notizia che il TAR Veneto accogliendo il ricorso di Codacons e  di alcuni comitati ha sospeso l'iter per la costruzione della Base USA al Dal Molin.

Due anni di lotte hanno finalmente trovato ragione.

Come lavoratori organizzati nel sindacalismo di base siamo sempre stati militanti attivi per impedire questa base di guerra; apprendere  questa notizia importante mentre si è in piazza contro le politiche antioperaie e contro un governo che militarizza il territorio e vuole il nucleare, è una coincidenza che non può che farci piacere.

Le lotte però non si fermano, ma continueranno con gioia e vigore; oltre a l'ovvio ricorso al consiglio di stato da parte del governo, dal 1 luglio l'areoporto dal molin passa sotto "proprietà" statunitense.

Questo non deve accadere.

Oggi abbiamo un motivo in più per mobilitarci, per dichiarare chiaro e forte che abbiamo avuto ragione; vanno dunque confermate le iniziative di fine giugno per impedire che questo pezzo di territorio passi in mano straniera.

CUB Vicenza

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Torino
Presidio Unione Industriale

Oggi, 20 giugno, dalle 9,00 del mattino un centinaio di lavoratori delle OOSS. CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE-CUB,- CONFEDERAZIONE COBAS ,- SDL - INTECATEGORIALE hanno partecipato al presidio sotto  la sede dell'Unione Industriale di Torino, per chiedere aumenti dei salari, sicurezza nei luoghi di lavoro, lotta alla precarietà,per la democrazia sindacale.

Le  delegazioni delle segreterie regionali hanno chiesto ed ottenuto un incontro con i vertici dell'Unione.

Il Dirigente dell'Ufficio relazioni esterne su mandato dell’ Ufficio Relazioni Industriali ,  ha ricevuto la piattaforma proposta dalle tre sigle, le quali hanno posto  la necessità dell'apertura di un tavolo negoziale , in quanto è ormai paradossale quanto si sta verificando sul piano Provinciale.

Decine di migliaia sono i lavoratori che aderiscono al sindacalismo di base,  moltissime  sono le RSU ed RLS   elette in vari posti di lavoro, cosi' come innumerevoli sono gli accordi sottoscritti  sul piano provinciale con aziende associate all'Unione Industriale di Torino, molti  i tavoli di trattativa sui quali siamo presenti,compresi gli ambiti istituzionali,  cio' pone ormai come questione ineludibile avere come interlocutore anche il sindacalismo di base.

Il continuare con una chiusura a trattare, invece, apre una contraddizione sostanziale sui livelli di rappresentaza reale, per cui ,mentre il Padronato discute  solo con le "solite" sigle sindacali i lavoratori scelgono sempre piu' numerosi di farsi rappresentare dal sindacalismo di base.

Ci rendiamo conto che siamo alla vigilia del cambio dei Vertici dell'Associazione e non ci aspettavamo un impegno immediato, ma riteniamo aperto un percorso che ci vedra' puntuali ,subito dopo l'insediamento del nuovo esecutivo dell'Unione  continuare il confronto che non potra' non tenere conto della situazione reale che si stà determinando nelle fabbriche e nei posti di lavoro sul piano provinciale, pertanto, cosi' come abbiamo richiesto ci aspettiamo che il nuovo Presidente ed il nuovo esecutivo ci convochi per aprire un tavolo di confronto sulle relazioni industriali.

Ci auguriamo che il confronto sulle questioni che abbiamo rappresentato nella piattaforma possano diventare terreno di ragionamento nell'interesse comune.

CUB - COBAS - SDL Torino

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Torino
I dipendenti pubblici, non solo offesi ma anche inc…


A Torino come in  moltissime altre città del Paese i lavoratori del Pubblico Impiego hanno manifestato sotto la sede della Prefettura per respingere  gli attacchi e la campagna diffamatoria messa in campo dal ministro Brunetta.

Centinaia di  lavoratori precari e stabili hanno respinto al mittente le accuse di fanulloni e assenteisti , portando alla luce i veri problemi: esternalizzazioni , privatizzazioni, appalti spostano sempre piu' soldi pubblici verso gli interessi delle imprese e non per migliorare la richiesta di servizi che viene dai cittadini, carenze di organico e di mezzi in molti uffici,precariato sfruttato e senza prospettive, stipendi di molto sotto la media europea...

Una delegazione è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Prefetto che con molta disponibilità ha ascoltato le nostre ragioni, e raccolto numerose testimonianze di precari , dramma che sul piano territoriale in particolare sta assumendo sempre piu' dimensioni allarmanti.

E' stato consegnato ai rappresentanti del Governo una sorta di libro bianco del Settore Giustizia del Piemonte e Valle d'Aosta che riporta uno studio ed un'analisi  documentata e precisa di come funzionano veramente gli uffici, comprovata da cifre,  e dati ufficiali che dimostrano come chi mistifica la realtà mente sapendo di mentire.

Oggi è solo uno dei momenti di mobilitazione del Pubblico Impiego che si opporrà fermamente al linciaggio mediatico,a difesa della propria dignità e della funzione sociale della Pubblica Amministrazione.

RdB CUB P.I. Torino

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Catanzaro
Riuscitissima manifestazione del Sindacalismo di Base
CUB, COBAS e SDL in Piazza Prefettura


Si è svolta oggi in Piazza Prefettura a Catanzaro, davanti al Palazzo che ospita gli uffici del Governo, una manifestazione di lavoratori del pubblico impiego organizzata unitariamente da tutto il sindacalismo di base , CUB, COBAS e SDL  Calabresi.


La manifestazione, svoltasi contemporaneamente in tutta Italia (a Roma, Venezia, Firenze, Napoli, Chieti, Potenza, Palermo) e a quelli delle associazioni degli industriali (Milano, Torino, Genova, Vicenza, Bologna), ha messo in evidenzia con chiarezza l’intento dei lavoratori di passare all’attacco per rivendicare salario, sicurezza sul lavoro, lotta alla precarietà e continuità del reddito, democrazia nei luoghi di lavoro, difesa del sistema pensionistico pubblico e una nuova scala mobile.


Una nutrita rappresentanza di lavoratori, ha distribuito ai passanti e agli utenti documenti che spiegano come le condizioni dei lavoratori pubblici, dipinti come dei fannulloni e privilegiati, siano, invece ormai, arrivate allo stremo.


Durante la manifestazione, che ha visto circa 200 partecipanti in piazza Prefettura, una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Dott.ssa Pino. Nel corso dell’incontro è stato consegnato la piattaforma unitaria e ha richiesto un tavolo permanente di consultazione con le tre organizzazioni Confederali.

La delegazione sindacale ha inoltre posto con forza il problema dei diritti e della democrazia sindacale che in Calabria è ancor di più marcata, ampiamente restrittiva e impedisce infatti a chi non firma i Contratti nazionali di poter partecipare ai livelli successivi di contrattazione.

Esempio lampante e sindacalmente antidemocratico è la situazione creatasi all’azienda A.M.C. (trasporti pubblici) di Catanzaro dove la CUB è ampiamente rappresentativa, oltre un terzo di iscritti, ma esclusa dalle trattative.

RdB - CUB Calabria

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Bari
Delegazioni da tutta la Puglia al Presidio sotto la Confindustria


Oggi a Bari, cosi come in tutta Italia, si è tenuta la mobilitazione nazionale del sindacalismo di Base per contrastare le scelte di politica economica operate dal nuovo Governo, in continuità con il precedente, e sostenute da Confidustria e dai “soliti” sindacati concertativi.

Scelte che penalizzano ancora una volta i Lavoratori, i Pensionati ed i giovani precari a tutto vantaggio della grande industria, la grande distribuzione, gli speculatori finanziari.

A Bari abbiamo manifestato sotto la sede degli industriali che in questi anni si sono spartiti la fetta più grande della torta dei ricavi a discapito dei SALARI e della SICUREZZA dei lavoratori.

Come CUB proponiamo, invece, una diversa ed equa distribuzione della ricchezza, con aumenti salariali consistenti, con l’introduzione di una nuova scala mobile ed il rilancio dei Servizi Pubblici di qualità per tutti i cittadini a cominciare dalla Sanità, dalla casa, dalle pensioni, dall’istruzione, dai trasporti, dai beni primari come l’acqua e l’energia.

In questi giorni, inoltre, stiamo assistendo ad un feroce attacco ai Pubblici dipendenti con la  favoletta dei fannulloni che offende centinaia di migliaia di lavoratori Pubblici i quali quotidianamente con coscienza operano negli uffici, nelle scuole, negli ospedali.

La VERITA’ è che i veri fannulloni rappresentano una piccola minoranza di furbi e disonesti che godono della copertura di dirigenti, politici ed a volte tutelati da sindacalisti compiacenti.

In realtà il vero obiettivo della storia dei fannulloni è quello di ridurre ulteriormente i sevizi pubblici con ulteriori tagli e spostare le risorse economiche verso l’impresa, attraverso le privatizzazioni, le esternalizzazioni ed il lavoro precario.

Oggi è un primo momento di protesta che culminerà molto probabilmente in un grande sciopero generale nel prossimo autunno.

CUB Puglia

 

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Alessandria
COLPIRNE 1- EDUCARNE 100. LICENZIAMO BRUNETTA-MARCEGAGLIA

QUESTA MATTINA SI E’ SVOLTO ANCHE AD ALESSANDRIA UN PRESIDIO DI LAVORATORI PUBBLICI E PRIVATI PRESSO LA LOCALE PREFETTURA PER PROTESTARE CONTRO LA MANOVRA VARATA DAL GOVERNO E CONTRO LA SCELLERATA E DENIGRATORIA CAMPAGNA MEDIATICA DEI  “FANNULLONI”.

Durante la manifestazione alessandrina, alla quale hanno partecipato numerosi delegati e lavoratori delle agenzie fiscali, enti locali, giustizia, vigili del fuoco, scuola, è stato espresso con chiarezza l’intento di non assistere più passivamente alle scelte politiche scellerate di smantellamento della pubblica amministrazione e di essere additati come fannulloni decidendo di passare all’attacco per rivendicare salario, sicurezza sul lavoro, lotta alla precarietà e continuità del reddito, democrazia nei luoghi di lavoro, difesa del sistema pensionistico pubblico e una nuova scala mobile.

Sono stati distribuiti centinaia di volantini e intrattenuto i passanti spikerando al megafono le proprie perplessità ricevendo in cambio il loro consenso.

Una delegazione di lavoratori ha poi consegnato, tramite la segreteria prefettizia, una lettera a S.E. il  Prefetto, assente per impegni istituzionali, in cui si rappresenta sia la piattaforma unitaria del sindacalismo di base sia il problema dei diritti e della democrazia sindacale.

Per la CUB, la giornata odierna rappresenta un rilevante momento di mobilitazione, che si pone in continuità con un percorso di lotta sempre indipendente dalle alternanze di governo e coerente nel contrasto di tutte le politiche mirate all’aumento dello sfruttamento ed al peggioramento dei diritti dei lavoratori.

Dopo questa prima importante risposta al nuovo esecutivo seguiranno molteplici iniziative nei luoghi di lavoro, chiamando anche tutti quei lavoratori e delegati di altre organizzazioni in continua sofferenza di rappresentanza alla preparazione di un grande sciopero generale in autunno a sostegno della nostra piattaforma unitaria.  

CUB Alessandria

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Catania
Presidio della RdB/CUB Pubblico Impiego e dei COBAS alla Prefettura, nella centralissima via Etnea


Dalle ore 10,30 del 20 giugno 2008 i delegati delle RdB/CUB Pubblico Impiego e dei COBAS, aderendo alle iniziative che contestualmente si sono svolte in tutte le maggiori città italiane, hanno effettuato un presidio nei pressi della Prefettura di Catania, nella centralissima via Etnea.
Alle ore 12,00 sono stati ricevuti dal vice Prefetto al quale hanno illustrato le motivazioni del presidio ed hanno consegnato la nota con le rivendicazioni unitarie delle confederazioni CUB, COBAS e SDL.
Nelle interviste rilasciate alle televisioni locali è stata messa in evidenzia con chiarezza l’intenzione dei lavoratori di passare all’attacco per rivendicare salario europeo e non da terzo mondo, sicurezza sul lavoro, lotta alla precarietà e continuità del reddito, democrazia nei luoghi di lavoro, difesa del sistema pensionistico pubblico e una nuova scala mobile . Dette rivendicazioni sono da preludio allo sciopero generale che le tre confederazioni hanno annunciato per il prossimo autunno.

RdB CUB P.I. Catania

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Cagliari
MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI DI BASE


Oggi a Cagliari, come in tutta Italia, si è tenuta la mobilitazione nazionale del sindacalismo di Base per contrastare le scelte di politica economica e finanziaria operate dal nuovo Governo, in continuità con il precedente, e sostenute da Confindustria e dai “soliti” sindacati concertativi.

Da anni siamo di fronte ad un violento e continuo attacco ai lavoratori da parte del potere finanziario ed economico, che ha prodotto bassi salari, precarietà diffusa e peggioramento dei diritti sociali in genere.

Questo è il risultato delle politiche neoliberiste fatte nel nostro Paese sia dai governi di centro sinistra che di centrodestra con la Confindustria e l’avvallo dei sindacati concertativi cgil-cisl-uil e che, se non contrastate efficacemente, peggioreranno ulteriormente le condizioni di vita dei lavoratori e dei ceti popolari.In questi giorni, infatti, si sta discutendo nientemeno che di smantellare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e di conseguenza ridurre gli strumenti di tutela e difesa dei lavoratori.

Anche in Sardegna assistiamo ai devastanti effetti di queste scelte scellerate con quotidiani incidenti nella fabbriche e nei cantieri di lavoro e alle pesanti e negative ricadute occupazionali.  Porto canale, Legler, Acentro Carbonia, Scaini, Zuccherificio Villasor, Unilever Algida, Plastwood, Cartiera di arbatax, Cargo Ferrovie dello Stato, Alcoa, Carbosulcis… ne sono solo alcuni esempi.

RdB-CUB, Cobas, SdL intercategoriale propongono l’avvio di una mobilitazione nazionale che veda momenti di protesta, come quello odierno, per giungere allo SCIOPERO GENERALE nel prossimo autunno.

Una mobilitazione che si basa su una piattaforma le cui linee generali sono state approvate dall’Assemblea nazionale indetta dalle tre OO.SS. di Base svoltasi a Milano il 17 maggio u.s. ed alla quale hanno partecipato oltre 2000 lavoratori, delegati ed RSU.

CUB Sardegna

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Roma - galleria fotografica a cura di RdB CUB MEF, clicca qui

Roma - galleria fotografica agenzia Eidon, clicca qui

Roma - servizio tv Roma Uno del 19 giugno, clicca qui

Cagliari - servizio Tg3 regionale, scarica il video nei Files allegati a fondo pagina

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22 giugno 2008 - Il Tirreno

I Cobas e le Rdb contro la nuova Finanziaria

PISA - In occasione della mobilitazione nazionale indetta dal sindacalismo di base, presidio dei Cobas e delle Rdb davanti alla Camera di commercio. Hanno partecipato Agorà, Sinistra Critica, Rebeldia e Costituente Comunista. L’iniziativa promossa contro la Finanziaria, la mancata stabilizzazione dei precari per una nuova scala mobile e recuperi automatici dei salari e delle pensione.


21 giugno 2008 - Il Manifesto

SINDACATI DI BASE
Migliaia in piazza a difesa dei diritti

Oltre venti manifestazioni in tutta Italia, e migliaia di lavoratori in piazza per dire un sonoro «no» alle politiche del governo. Ma non solo. Nella giornata nazionale di mobilitazione indetta dai sindacati di base (RdB Cub, Cobas e SdL) a sostegno della piattaforma unitaria deliberata lo scorso maggio, i lavoratori hanno chiesto più salario, sicurezza sul lavoro, lotta alla precarietà, e democrazia sindacale. A Roma, 2 mila lavoratrici e lavoratori pubblici, con una grande partecipazione tra i comparti dell'università e della ricerca, hanno manifestato davanti alla sede del ministero della funzione pubblica, per ribadire il «totale dissenso con la visione espressa dal ministro Brunetta»: «L'aumento della qualità deriva da uno stop netto alle esternalizzazioni e agli appalti, mentre è inaccettabile mandare a casa migliaia di precari che per anni hanno garantito il funzionamento di tanti servizi». Il ministero ha poi ricevuto una delegazione sindacale, assumendo l'impegno ad aprire un tavolo per affrontare il problema dei precari. Un'altra delegazione è stata ricevuta a palazzo Chigi: i sindacati hanno consegnato la piattaforma unitaria e chiesto un tavolo permanente di consultazione. Ora il sindacalismo di base annuncia un grande sciopero generale in autunno, a sostegno della piattaforma unitaria.


21 giugno 2008 - Liberazione

«Non siamo soddisfatti delle scelte del Governo»
di Roberto Farneti

«Non siamo soddisfatti delle scelte del Governo». Più esplicito di così Guglielmo Epifani non avrebbe potuto essere. Il cambio della guardia a Palazzo Chigi, com'era prevedibile, restituisce la combattività perduta al segretario della Cgil, che da Taranto lancia il grido di battaglia: «Noi non piegheremo la testa di fronte al tentativo di far regredire i diritti dei lavoratori», avverte Epifani, di fronte ai circa quattromila pensionati presenti al Palafiom.
Per ora la parola "sciopero" non viene pronunciata. Il sindacato, precisa Epifani, «risponderà con l'attenzione, le modalità, la costruzione dei percorsi di cui siamo capaci e dei quali avvertiremo la necessità». Tradotto: bisogna prima capire se Cisl e Uil sono d'accordo. Nel frattempo, la Cgil formalizzerà il proprio giudizio negativo sulla manovra e sui provvedimenti che riguardano il mondo del lavoro durante il comitato direttivo di lunedì prossimo.
Se il "pachiderma" confederale fatica a muoversi, lo stesso non accade per il sindacalismo di base. Ieri in tutta Italia si è svolta la giornata di mobilitazione promossa da Cub, Cobas e SdL, con manifestazioni e presìdi in venti città. A Roma 2.500 lavoratori hanno manifestato in piazza di Montecitorio e una delegazione delle tre organizzazioni sindacali di base è stata ricevuta a Palazzo Chigi. Nel corso dell'incontro Cub, Cobas e Sdl hanno consegnato la loro piattaforma unitaria, hanno richiesto l'avvio di un tavolo permanente di consultazione e hanno posto con forza il problema dei diritti e della democrazia sindacale. Un buon contributo alla riuscita di questa giornata di protesta lo hanno fornito i lavoratori pubblici. Mobilitati dalla RdB Cub, in 2mila si sono recati sotto gli uffici del ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, al grido di "fannullone sarà lei".
Il carattere strumentale e propagandistico dei proclami di Brunetta sulla lotta agli assenteisti emerge con chiarezza da un episodio reso noto dal Giornale di Sicilia . A Licata, nell'Agrigentino, un dipendente comunale è stato licenziato perché a gennaio scorso non fu trovato nel posto di lavoro dai carabinieri. L'operaio, mentre risultava presente, si trovava invece in un bar del centro di cui è titolare. Denunciato per truffa ai danni del Comune e interruzione di pubblico servizio, il lavoratore è stato, appunto, licenziato dal commissario straordinario alla guida dell'amministrazione comunale. «Come si vede - commenta il segretario generale della FP Cgil, Carlo Podda - la normativa già oggi esistente è più che sufficiente a perseguire in maniera efficace ed adeguata i lavoratori assenteisti».
Al tempo stesso, però, il sindacato accetta la sfida lanciata dal ministro per rendere più produttivo il settore: «Non dobbiamo avere nessun timore, nessuna preoccupazione - taglia corto il segretario della Uil Luigi Angeletti - perchè i sindacati rappresentano e difendono le persone che lavorano».
Quello che è inaccettabile, dal punto di vista della Cgil, è che, con il pretesto di semplificare gli adempimenti burocratici delle imprese, si cancellino diritti e tutele. «Il governo penalizza donne e disabili», accusa Epifani. Il segretario della Cgil si riferisce in primo luogo all'abolizione della legge varata alla fine dello scorso anno dal governo Prodi per combattere il fenomeno delle dimissioni in bianco. Un abuso di cui sono spesso vittime giovani donne, perché consente a certe imprese «di fronte a una gravidanza» di esercitare «il ricatto rispetto al rapporto di lavoro».
Epifani punta il dito anche contro il ripristino dell'art.14 della legge Biagi, che offre alle imprese la scorciatoia per non rispettare le quote per l'assunzione di cittadini diversamente abili. Come? Tramite appalti a cooperative sociali che li occupano. «Così offriamo ai disabili una opportunità in più», l'autodifesa del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Peccato che la decisione di abolire di questa norma, assunta dal precedente governo con il pacchetto welfare, fu sottoscritta da tutte le organizzazioni dei diversamente abili.
Nemmeno la novità della "carta dei poveri" da 400 euro convince la Cgil: «Le famiglie si aiutano tutelando il reddito - ribatte Epifani - non tagliando i servizi, soprattutto quelli legati alla sanità e all'assistenza e riconoscendo il ruolo sociale dell'anziano e del pensionato». Certo, «tutto quello che viene dato ai pensionati è benvenuto, poco o tanto che sia - chiarisce subito il leader della Cgil - però vorrei che questi contributi si dessero con un criterio che fosse il primo passo, per dare poi di più a chi resta fuori da questo contesto. Invece - osserva Epifani - questo strumento mi pare più un'una tantum».
Più mordido il giudizio della Cisl: «Una iniziativa di questo tipo agli anziani non ha nessuna controindicazione. Anzi, è un aiuto alle persone più in difficoltà», il parere di Raffaele Bonanni. «La verità vera - prosegue il leader della Cisl - è invece che noi vogliamo un'azione redistributiva molto più forte. Certo, l'economia non va bene e per questo noi proponiamo un patto subito al governo».


21 giugno 2008 - Il Gazzettino

MANIFESTAZIONE
Presidio dei Cub davanti a Confindustria contro la precarietà

Vicenza - Un centinaio di lavoratori (fonte Rdb Cub Vicenza) nella mattinata di ieri hanno presidiato l'ingresso di Confindustria Vicenza. Il presidio, coordinato dall'Rdb Cub locale, si è svolto in contemporanea in molte città d'Italia. «Siamo scesi in piazza per il salario, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la continuità del reddito e contro la precarietà», ha dichiarato il coordinatore Cub Vicenza, Germano Raniero.
La protesta del sindacato di base era indirizzata, in particolar modo, all'accordo tra Cgil, Cisl e Uil, Confindustria e Governo sui contratti di lavoro. «Diciamo no a questo documento: a livello regionale abbiamo presentato una piattaforma alternativa, noi siamo per l'applicazione del contratto nazionale ha concluso Reniero e se le nostre richieste non verranno accolte si andrà ad uno sciopero generale»
Verso mezzogiorno il presidio dei Cub ha accolto con esultanza la notizia che il Tar Veneto ha sospeso l'iter per la costruzione della base USA al Dal Molin. «Due anni di lotte hanno finalmente trovato ragione - dichiara Raniero -. Come lavoratori organizzati nel sindacalismo di base siamo sempre stati militanti attivi per impedire questa base di guerra; apprendere questa notizia importante mentre si è in piazza contro un governo che militarizza il territorio e vuole il ritorno al nucleare è una coincidenza fortunata».
«Le lotte però non si fermano - conclude il rappresentante Cub - ma continueranno con vigore. Oggi abbiamo un motivo in più per mobilitarci e vanno dunque confermate le iniziative di fine giugno per presidiare l'area Dal Molin».


21 giugno 2008 - La Nuova Sardegna

«Fermeremo le centrali nucleari»
I sindacati autonomi in piazza anche contro il precariato
di Pablo Sole

CAGLIARI - Sindacati in piazza, ieri, per una prova generale dello sciopero d’autunno. A sventolare sono state le bandiere di Cobas, RdB-Cub e Sdl, il Sindacato dei lavoratori intercategoriale. Diversi i motivi della protesta: dalla riforma del mercato del lavoro a quella della pubblica amministrazione fino al ritorno del nucleare.
Legge Biagi? No grazie. ‹‹Da anni assistiamo a un continuo attacco ai lavoratori - ha detto Gianfranco Onnis delle Rdb Cub Sardegna - che ha prodotto bassi salari, precarietà diffusa, peggioramento dei diritti sociali, sfruttamento degli immigrati e delle donne, devastazione del territorio. Tutto questo è stato funzionale alle politiche liberiste attuate dal centrodestra e dal centrosinistra: se quelle politiche non saranno contrastate efficacemente, e in fretta, le condizioni di vita per i lavoratori e per i ceti popolari saranno sempre più pesanti››. In Sardegna, hanno sottolineato gli organizzatori del presidio al Bastione, gli effetti devastanti delle politiche del lavoro sono sotto gli occhi di tutti e si chiamano porto canale, Legler, Acentro Carbonia, Scaini, zuccherificio Villasor, Unilever Algida, Plastwood, cartiera di Arbatax, Alcoa e Carbosulcis. Cobas, Rdb Cub e Sdl hanno puntato il dito non solo contro i "padroni", ma anche contro Cgil, Cisl e Uil, accusate di "collaborazionismo" per le trattative attivate con la Confindustria e il governo. ‹‹La verità è una sola - ha aggiunto Onnis - vogliono smantellare e cancellare l’istituto del contratto nazionale di lavoro››. Al contrario, le proposte votate dai sindacati autonomi nell’assemblea nazionale del 18 maggio e ribadite ieri pomeriggio, gli obiettivi da perseguire vanno in tutt’altra direzione: incrementi generalizzati di almeno tremila euro l’anno per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento legato agli aumenti dei prezzi, abolizione delle leggi Treu e Biagi, rilancio della contrattazione nazionale come strumento di redistribuzione del reddito, lotta alla precarietà lavorativa e sociale, guerra alla detassazione degli straordinari proposta dal governo Berlusconi, sicurezza sui luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali. Infine, l’accento sul nucleare: ‹‹Hanno già deciso che una centrale sorgerà in Sardegna - ha avvertito Rubiu - e dobbiamo cominciare a lottare da oggi contro questa ipotesi inaccettabile››.


21 giugno 2008 - La Nuova Ferrara

«Sbaglia il ministro Brunetta»

Ferrara - «Sbaglia il ministro Brunetta. L’amministrazione pubblica non è una palla al piede come sostiene il ministro Brunetta. Intendiamo respingere il linciaggio mediatico ai danni dei lavoratori pubblici, il cui lavoro permette l’erogazioni di servizi pubblici che i vari governi liberisti sfruttano e taglieggiano». E’ la posizione delle Rdb-Cub, che ieri mattina è stata ribadita durante un presidio davanti alla Prefettura.


20 giugno 2008 - Ansa

LAVORO: MANIFESTAZIONI SINDACATI BASE E SIT-IN DA BRUNETTA

(ANSA) - ROMA, 20 GIU - Mobilitazione nazionale oggi promossa da CUB, Confederazione Cobas e SDL a sostegno di una piattaforma unitaria su salario, sicurezza sul lavoro, lotta alla precarieta', democrazia sindacale, difesa del sistema pensionistico pubblico, per una nuova scala mobile nonche' contro la manovra varata dal governo. Il sindacalismo di base ha dato vita ad oltre 20 manifestazioni in tutta Italia mentre a Roma si svolgeva la mobilitazione del Pubblico Impiego, indetta dalla RdB-Cub P.I. che ha visto - dicono gli organizzatori - oltre 2 mila lavoratori pubblici protestare davanti la sede del Ministero della Funzione pubblica. ''Dalla giornata di oggi arriva un importante monito per il Governo che - ha commentato Paola Palmieri della Rdb-Cub P.I. - deve valutare attentamente la sua scelta di non relazione con i lavoratori. Fra i dipendenti pubblici e' molto diffusa una condizione di rabbia, alimentata anche dall'aumento dei carichi di lavoro per le carenze di organico. E non si puo' liquidare un problema simile andando avanti a colpi di decreti''. Nell'ambito delle manifestazioni unitarie del sindacalismo di base altri 2.500 lavoratori hanno manifestato in piazza di Montecitorio, e una delegazione delle tre organizzazioni sindacali di base e' stata ricevuta a Palazzo Chigi. Nel corso dell'incontro Cub, Cobas e Sdl hanno consegnato la loro piattaforma unitaria, hanno richiesto un tavolo permanente di consultazione con le tre organizzazioni ed un incontro con il Presidente Berlusconi ed il Sottosegretario Letta. I sindacati hanno inoltre posto con forza il problema dei diritti e della democrazia sindacale.


20 giugno 2008 - Omniroma

PUBBLICO IMPIEGO, RDB-CUB: «IN 2MILA MANIFESTANO SOTTO MINISTERO»

(OMNIROMA) Roma, 20 giu - «Sono circa 2.000 i lavoratori pubblici che nella sola manifestazione di questa mattina, davanti al Ministero della Funzione Pubblica, sono scesi in piazza per la giornata di mobilitazione nazionale del Pubblico Impiego, indetta dalla RdB-CUB P.I nell'ambito della giornata nazionale di mobilitazione proclamata da Cub, Cobas, Sdl. I lavoratori pubblici hanno manifestato a sostegno della piattaforma unitaria del sindacalismo di base per salario sicurezza sul lavoro lotta alla precarietà, democrazia sindacale; difesa del sistema pensionistico pubblico, per una nuova scala mobile». Lo comunica Rdb-Cub. «Con una adesione attestata sul 75% hanno scioperato i Comparti dell'Università e della Ricerca, che ancora aspettano il rinnovo del contratto normativo 2006-2009 e del primo biennio economico 2006-2007, ed hanno aderito alla mobilitazione nazionale con un'ampia presenza alle manifestazioni organizzate nelle oltre 20 piazze dei principali capoluoghi italiani - continua la nota - Nel corso della manifestazione romana una delegazione della RdB P.I. è stata ricevuta al Ministero della Funzione Pubblica dal capo dipartimento, Dott. Antonio Naddeo, e dal Capo delle Relazioni Sindacali Dott. Eugenio Gallozzi. Il primo punto esposto dalla RdB è stato quello di risottolineare il problema delle relazioni fra Governo e Confederazione CUB, esclusa dall'ultimo incontro con le parti sociali». La RdB «ha poi ribadito il suo totale dissenso con la visione espressa dal Ministro Brunetta sulla Pubblica Amministrazione, un settore che secondo la RdB è invece strategico per il paese e rappresenta un importante patrimonio da rilanciare con investimenti. A cominciare dalle risorse per i contratti, per la riqualificazione del personale, per gli strumenti necessari al funzionamento dei servizi. L'aumento della qualità - secondo la RdB P.I. - deriverebbe da uno stop netto alle esternalizzazioni di funzioni pubbliche e agli appalti, mentre è inaccettabile mandare a casa migliaia di precari che per anni hanno garantito il funzionamento di tanti servizi». «Dalla giornata di oggi arriva un importante monito per il Governo - ha commentato Paola Palmieri della RdB-CUB P.I. - che deve valutare attentamente la sua scelta di non relazione con i lavoratori. Fra i dipendenti pubblici è molto diffusa una condizione di rabbia, alimentata anche dall'aumento dei carichi di lavoro per le carenze di organico. E non si può liquidare un problema simile andando avanti a colpi di decreti», ha concluso la dirigente RdB.