Dopo Sanità ed Enti Locali. FIRMATA LA COSTITUZIONE DEL FONDO PENSIONE DI STATO E PARASTATO. ORA PUO' PARTIRE ANCHE PER IL PUBBLICO IMPIEGO LO SCIPPO DELLA LIQUIDAZIONE -il testo + volantino-

Firmato l'accordo per il Fondo pensioni Ministeri, EPNE, PCM, ENAC, CNEL

L'accordo per il Fondo Sanità ed Enti Locali era già stato firmato il 14 maggio scorso.

 

 

In allegato il testo e il nostro volantino sull'accordo di ieri e il testo dell'accordo del 14 maggio (ee.ll. e sanità)

Nazionale -

Ieri, 1° agosto, è stato firmato all’Aran l’Accordo per la costituzione del Fondo Nazionale Pensione Complementare per i lavoratori dei Comparti Ministeri, Enti pubblici non economici, Presidenza del Consiglio, Enac e Cnel lasciando fuori, per il momento, le Agenzie Fiscali per le quali manca ancora il rinnovo del contratto.


Nel giro di poche battute si è chiusa così la partita del Fondo per gli ultimi comparti pubblici ancora sprovvisti. Un’accelerazione dovuta alla  necessità “loro”di avviare le stesse procedure attuate nel settore privato, per scippare le liquidazioni dei lavoratori e portare così a compimento il definitivo smantellamento della previdenza pubblica nel Paese.


Una operazione che ha visto l’accorpamento di comparti con trattamenti previdenziali differenziati e mette insieme, nello stesso fondo, dipendenti e dirigenti di tutti i comparti.


A differenza dei fondi già esistenti, la quota minima di adesione per far decollare il Fondo si è abbassata portandola da 30.000 a 10.000 lavoratori, vista anche la difficoltà incontrata dal Fondo Espero (Scuola, Università e Ricerca) nel raggiungere la precedente soglia.


L’altra chicca dell’accordo riguarda le spese per l’avvio del Fondo (art. 16) che saranno anticipate dall’INPDAP nella misura di 2,75 € per ogni dipendente dei diversi comparti interessati,  a prescindere da quanti aderiranno,  per una cifra pari a circa 1 milione di euro.


Conclusa quindi la partita della costituzione dei Fondi complementari per il pubblico impiego c’è da aspettarsi un accordo, seguito da un provvedimento legislativo, che preveda il metodo del “silenzio-assenso” anche per lo scippo delle liquidazioni del settore pubblico.

La RdB/CUB non ha sottoscritto l’accordo, terrà costantemente informati i lavoratori di tutte le novità e lavorerà per costruire tutte le iniziative di lotta necessarie per il ripristino della previdenza pubblica che garantisca pensioni dignitose a tutti i lavoratori.